Salernitana, la conferenza stampa di Pasquale Marino e Marco Valentini

Il neo tecnico si presenta alla vigilia del match contro il Sudtirol

salernitana la conferenza stampa di pasquale marino e marco valentini
Salerno.  

Il neo tecnico della Salernitana, Pasquale Marino si è presentato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sudtirol, scontro diretto per la salvezza. Accanto a lui anche il direttore sportivo Marco Valentini.

MARCO VALENTINI - La prima cosa da fare in queste circostanze è fare un ringraziamento a Roberto Breda che, in un momento molto difficile, va ringraziato per il lavoro fatto. Ha dato tutto se stesso, ha fatto un percorso che è servito a mettere a posto tante situazioni. Nonostante la situazione di classifica ha fatto un lavoro profondo. 

Questo lavoro fatto da una precedente gestione fosse non completo. Con gli innesti fatti a gennaio questa squadra aveva ottenuto un buon equilibrio difensivo, a nostro avviso mancava il completamento della fase offensiva dove, obiettivamente, nelle ultime 3-4 partite c'era un po' di latitanza. Siccome il nostro mantra è stato sempre quello di fare il possibile per salvare la Salernitana, abbiamo ritenuto che servisse un allenatore che si focalizzasse sulla parte offensiva. Per questo è stato scelto Marino, tecnico che ha 30 anni di carriera. Ci siamo affidati ad un allenatore completo. 

Per fare chiarezza, visto che si sono sentite parecchie chiacchiere. Marino è stato chiamato domenica mattina dal sottoscritto, è stato scelto da me. Mi ha richiamato dopo un'ora e ci siamo accordati. Sono andato a prenderlo a Roma in tarda mattinata lunedì. Il nostro percorso di lavoro è stato condiviso sempre con proprietà e amministratore delegato. Per me questa è la normalità, non sono un one man show, c'è stato sempre un confronto costante e continuo. È ovvio che la parte tecnica è quella che è chiamata a fare le scelte.  

Se il direttore sportivo prima di un derby mettesse in discussione l'allenatore, mi dovrebbero strappare il patentino. È normale che nel nostro ruolo bisogna difendere il gruppo squadra. Dopo Castellammare ho detto che la società avrebbe fatto le sue valutazioni. Io sono una persona corretta e sincera ma quando mi espongo in pubblico è normale che devo buttare un po' di fumo per difendere il gruppo.

Quando sono stato chiamato il 27 dicembre ho fatto le stesse valutazioni che ha fatto Marino. Era importante arrivare vivi e vegeti agli scontri diretti. Noi siamo pienamente in corsa a livello di punti e rosa. 

L'allenamento del lunedì era programmato per le 15. Io ho chiamato Breda intorno alle 12.30 per comunicargli l'esonero, quasi tre ore prima. Il tecnico era al centro sportivo già dalla mattina, non è che posso impedirglielo. Il suo lavoro lunedì iniziava alle 15.   

Le ultime 4 partite abbiamo vinto con il Modena e pareggiato a Bari. Abbiamo latitato nelle ultime due. È chiaro che la decisione su un eventuale esonero andavano prese tra queste ultime due partite perse.

Ritengo che un direttore sportivo vada valutato almeno dopo una stagione. Io ho fatto solo una sessione invernale, di riparazione. Credo che la valutazione complessiva andrà fatta alla fine del campionato. Poi, se raggiungeremo l'obiettivo o meno, chi di dovere farà le sue valutazioni.

PASQUALE MARINO - Quando si attraversano questi momenti, ci sono difficoltà psicologiche. Il lavoro maggiore va fatto sulla testa, questi ragazzi sono consapevoli del momento. Per cercare di essere una squadra propositiva, non bisogna aver paura di sbagliare. Abbiamo lavorato dal punto di vista fisico e psicologico. Dobbiamo pensare di partita in partita, da inizio settimana abbiamo cercato di simulare la partita che vogliamo fare. L'attenzione, la concentrazione è molto importante. In questa fase dobbiamo curare i dettagli. Ognuno ha il suo modo di lavorare, ho cercato di dare determinati movimenti alla squadra.

Modulo? Bisogna avere un approccio propositivo, i numeri lasciano il tempo che trovano. Contano l'atteggiamento e quello che esprimi in campo. Bisogna trovare gli equilibri e farlo con ordine. Non possiamo lasciare campo agli avversari. Bisogna avere un certo equilibrio, attaccare con ordine e provare a portare quanti più uomini in area di rigore.

Dobbiamo essere bravi a portare avanti i giocatori che hanno giocato di più, non puoi pensare di lanciare nella mischia persone che non giocano da tre mesi. Un conto è allenarsi, un conto è giocare le partite. Porteremo avanti chi giocava di più, non ho il tempo di valutare o sperimentare. Cercherò di mettere in campo gente che ha ritmo, intensità, che ha fatto tante partite.

Mi porto fino alla fine qualche dubbio senza anticipare niente. Nelle prossime ore continueremo a guardare video, siamo consapevoli che affronteremo una partita di grande intensità. Corazza e Ghiglione si sono allenato bene, così come anche Stojanovic. Abbiamo provato qualcosa di nuovo. Ho visto dai ragazzi molta attenzione, hanno accettato di buon grado quello che proponiamo. Ho visto che c'è una buona comunicazione tra di noi. Partire con il piede giusto è fondamentale.

In un attimo mi sono documentato su calendario, caratteristiche giocatori. Se guardi la media punti pensi che ci siano solo negatività, ma dall'analisi che ho fatto ho trovato anche tante cose positive. Se sono qui, significa che ci credo. Come organico non siamo inferiori alle altre squadre che sono in corsa per la salvezza. Non mi interessava rubacchiare il contrattino, una ventina d'anni fa fui già vicino alla Salernitana. E se sono qui è perché ci credo. Ho provato a lavorare su deterninati aspetti. Dicevo ieri al direttore, mi ha fatto un "trimestrale", aprile, maggio e giugno. L'opzione in caso di salvezza l'ho rifiutata io, ho preferito vivere prima questa esperienza. Ora dobbiamo solo portare la barca in porto.

Cerri e Raimondo? Li ho trovati bene, vogliono invertire la rotta.

Il pubblico? So quale è la passione di questa piazza, in questo momento la squadra ha bisogno del pubblico. Avere la gente dalla loro parte può aiutare molto i calciatori, nel momento di difficoltà bisogna stringersi. Non è tempo di fare processi, dobbiamo stare uniti e compatti e arrivare fino alla fine a giocarci le nostre possibilità. 

Ci sono state tante vicessitudine che hanno portato a questa situazione. Quando si retrocede, l'aspetto psicologico è importante, ricucire un ambiente depresso non è semplice. Ci sono tante dinamiche interne che non ti fanno partire in maniera serena. Poi quando non fai punti, diventa tutto più difficile, situazioni fisiologiche che partono dall'aspetto mentale. I più grandi devono provare a trainare i più giovani.  

Partire bene sicuramente dà una spinta mentale non indifferente. Questa squadra deve lottare fino al 90esimo dell'ultima giornata. Ogni partita questa squadra deve cercare di trarre il massimo.

Domenica ho sentito il patron Danilo Iervolino e l'ho sentito anche ieri sera. Siamo in contatto costante anche con l'ad Maurizio Milan.

Castori è uno degli allenatori che stimo di più, è una persona perbene. Mi aspetto una partita molto intensa, fisica. Dobbiamo cercare di correre quanto corrono loro, è un avversario ostico per tutti.