Doppia cifra. La Salernitana cambia ancora e ora tocca quota dieci allenatori. Dal gennaio 2022 all’aprile 2025 ci vogliono due numeri per raccontare tutti gli esoneri dell’era Iervolino. Iniziato con Colantuono, ereditato dall’epoca trust, fino ad arrivare all’ultima scelta Marino, nel mezzo ci sono storie di campionati chiusi tra lacrime di gioia prima del salto all’indietro e ora dell’ansia per la retrocessione in serie C.
Da Colantuono a Nicola per l’operazione 7 per cento realizzata in una serata che resterà storia nonostante il ko con l’Udinese. Poi l’arrivo di Paulo Sousa, la seconda permanenza di fila in serie A, la speranza di un inizio di un nuovo ciclo. Tutto venuto meno dopo un’annata horror: la frattura con il portoghese, poi Inzaghi, infine le parentesi Liverani e Colantuono.
La ripartenza in serie B con Martusciello dopo l’accordo con Sottil poi saltato dopo pochi giorni. All’allenatore ischitano era poi succeduto Colantuono. Parentesi disastrosa, con la rivoluzione tecnica affidandosi a Breda e Valentini. Ora la speranza è riposta in Marino.