Salernitana, Raimondo "soffia" sul momento "no": ventuno candeline per il bomber

Lo scuola Bologna va a caccia del riscatto personale e punta due obiettivi

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Salerno.  

Spezzerà oggi le sue 21 candeline e tra i desideri inserirà anche la volontà forte di riprendersi la scena. Antonio Raimondo compie gli anni e si augura un futuro calcistico radioso che possa far rima con la salvezza della Salernitana. L’inizio dell’avventura con la maglia granata era partita tra i sorrisi e i tanti applausi tributati dall’Arechi per il cilentano d’origine, presentatosi come il “pisciaiuolo” in grado di assicurare i gol salvezza. Roberto Breda aveva spinto per il suo arrivo in Campania, l’attaccante aveva preferito la squadra granata a diverse possibili destinazioni in cadetteria dopo il semestre senza luci al Venezia.

Le prime difficoltà iniziale, la coesistenza da limare e perfezionare con Cerri. Poi la stoccata con la Cremonese. Una possibile svolta della stagione senza però continuità. Raimondo ha fallito diverse chance e ha perso il posto da titolare. Con Modena e Bari è rimasto addirittura a guardare per 90’. Al San Nicola guardava fisso la panchina durante il riscaldamento aspettando un cenno per entrare in campo. Niente da fare, con la delusione tutt’altro che nascosta.

Ora però ci sono otto finali per provare a cambiare passo. Lo scorso anno fu bomber da trasferta per Breda alla Ternana: non bastò per evitare la retrocessione ai playout col Bari. Sulla sua strada la salvezza della Salernitana e il sogno degli Europei Under 21 con l’Italia. Raimondo prova a scrivere il suo destino.