Salernitana, Breda: "Ho avuto garanzie, tutti vogliamo un progetto vincente"

Il tecnico pronto a ripartire dalla difesa a tre: "Dobbiamo essere noi a portare entusiasmo"

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Salerno.  

"Qui sono stato capitano e ho vissuto pagine bellissime. Da allenatore, se vi ricordate, era l'anno prima del fallimento e ne abbiamo viste di tutti i colori. Ormai sono anni che faccio questo lavoro. Sento che non sono stato scelto per la mia storia ma per la mia professionalità". Così Roberto Breda ha esordito durante la conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore della Salernitana.

"L'ho vista come una grandissima opportunità perché secondo me questa non è una rosa da buttar via. Va rinforzata, mi è stata data massima disponibilità sul fare, è logico che tutti vorremmo già oggi ci fossero dei giocatori nuovi. Ma dovrò valutare prima quelli che ho. Credo che una proprietà forte come quella che c'è in questo momento non c'è mai stata e per un allenatore è una garanzia. Ho chiesto io sei mesi di contratto, ho sempre fatto così. Conosco bene questa piazza, ricordo un Salernitana-Sudtirol di Coppa Italia con 700 paganti e la finale play-off con oltre 20mila paganti. Dobbiamo essere noi a portare entusiasmo. Sappiamo che questo è uno stadio che, se interpreti la gara in un certo modo, non giochi in 11 ma in 15".

Sulle possibili scelte tattiche: "Ho delle idee, logico che sono i ragazzi che mi daranno delle conferme. A me piace una situazione molto codificata che ho imparato a Salerno con Delio. Nel nostro repertorio dobbiamo avere più alternative possibili. Da lì, scelto il modulo, lo dobbiamo calibrare ai giocatori. Ho delle idee abbastanza chiare. Mi piaceva l'idea di Martusciello che, dietro, aveva principi importanti. Credo che questo gruppo ha tanti esterni che possono essere utilizzati in più modi. Di base ritengo che la difesa a tre ti può dare la possibilità di strutturare idee diverse, poi davanti possono esserci soluzioni differenti. Verde può giocare in modi diversi perché è un calciatore di qualità. Penso a Diamanti, ad esempio, con me ha giocato sia con il 3-4-1-2 che 3-5-2. Amatucci? Lorenzo è un ragazzo eccezionale, si merita tutto. Non l'ho sentito perché era giusto così. È un giocatore importante, ci darà una mano. Mi piace come lavora, sono contento che faccia parte del gruppo".

Sul progetto: "Sono convinto che, da allenatore, sono l'unico che può cambiare il corso del fiume. Guardate dove sta la Juve Stabia, dove sta la Carrarese, dov'è lo Spezia che lo scorso anno ha rischiato di retrocedere. Non c'è stato bisogno di chiedere garanzie perché le ho ottenute ancor prima. Ho trovato massima disponibilità, non mi è mai capitata una società che quasi mette fretta nel scegliere i nuovi calciatori. Tutte le componenti vogliono una Salernitana vincente. Ci sono stati dei problemi che non vanno nascosti ma tutti abbiamo un obiettivo comune".