Salernitana, strappo con Petrachi: il ds era pronto a chiudere tre colpi

Il ds era pronto a rimpiazzare Colantuono e a dare slancio al mercato. Ora Iervolino pensa all'erede

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Salerno.  

La panchina di Stefano Colantuono a ballare dal pari amaro con il Brescia. Gianluca Petrachi, appena due settimane fa, si sentiva al centro del mondo Salernitana. Aveva sondato le candidature di Vincenzo Vivarini e Aurelio Andreazzoli, incassando il via libera per il budget da cinque milioni di euro per un mercato di gennaio all’insegna della riparazione in tutti i reparti. Poi l’esonero di Colantuono, i messaggi di sfiducia arrivato ieri dall’ambiente Salernitana, escluso (al momento) dalla caccia al nuovo allenatore.

Se sarà addio lo si saprà nelle prossime ore, con i costi però per la società granata per liberarsi del dirigente pugliese che ronzano intorno al milione di euro. Petrachi intanto aspetta e fa i conti con uno stop inatteso sul mercato. Con il credo tattico di Colantuono, incentrato sul 3-5-2, sarebbero arrivati una punta forte fisicamente (Cerri), un laterale sinistro (Letizia in vantaggio su Di Chiara) e una seconda punta (il nome di Keita Baldè aveva superato la candidatura di Verdi). 

Alla lista di cinque rinforzi, si sarebbero poi aggiunti gli spazi vuoti da riempire con le cessioni. Maggiore è promesso sposo del Venezia che ha come pedina di scambio il mediano Doumbia, Velthuis è pronto a far ritorno allo Sparta Rotterdam interrompendo il prestito con obbligo di riscatto in caso di presenza in metà delle partite stagionali della Salernitana, Sfait è pronto a diventare un nuovo calciatore del Cluj. A questi si aggiungono le incognite sulle posizioni di Braaf, Kallon e Torregrossa. La priorità però è capire chi sarà il nuovo ds, con Petrachi che aspetta mentre la Salernitana si guarda intorno e sonda Capozzucca, Maiorino e Romairone.