Il ruolo di trascinatore. Prima il lungo digiuno, poi però Daniele Verde si è caricato la Salernitana sulle spalle a suon di gol e giocate da applausi. Per il numero 31, dalla conclusione dalla distanza con il Cesena, si è rotto un tabù che lo stava accompagnando sin dall’inizio della stagione. La ricerca diventata quasi ossessiva del gol, fondamentale per svoltare e per permettere anche alla Bersagliera di poter beneficiare delle giocate del trequartista. Lo score parla di cartellino timbrato con Cesena, Cosenza e Carrarese, con le ultime due punite dal dischetto. Per Verde però la missione personale è quella di raggiungere dieci gol, obiettivo che gli permetterebbe di far scattare l’obbligo di riscatto da un milione di euro stabilito in estate dalla Salernitana con lo Spezia. L’altra condizione sarebbe la promozione in serie A, obiettivo al momento fuori portata.
Perno nel 4-3-3 per Martusciello, Verde però ci ha messo pochissimo a diventare centrale anche nel credo tattico di Colantuono. Anzi, il tecnico romano lo vuole meno defilato e molto più al centro del gioco, trequartista in coppia con Soriano alle spalle dell’unica punta. “Mi trovo bene in questo ruolo centrale, sto dando tutto me stesso per questa maglia”, il commento nel post-Carrarese. Anche con il Modena sarà il perno della Bersagliera, alla ricerca di gol per un futuro in granata…e per la serie A.