Il tecnico della Salernitana, Stefano Colantuono presenta la sfida interna contro la Carrarese in programma domani allo stadio Arechi:
Il ritiro rientra nel pacchetto di chi fa questo lavoro, si cerca di stare più uniti per uscire il prima possibile da questa situazione. Sicuramente di più si può fare
La partita dobbiamo prepararla nel migliore dei modi, questo campionato ha caratteristiche ben definite, se indossi l'abito giusto sicuramente fai la differenza. Se l'abitino non è quello giusto rischi di perdere con tutti, chi ha più qualità - Sassuolo docet - vince le partite bene. Lo possiamo fare anche noi, in questo momento la classifica ti penalizza e bisogna entrare in un certo tipo di meccanismo.
Non sono nessuno per dare messaggi a una tifoseria che è tra le più numerose. Noi dobbiamo pensare solo a giocare, accettiamo la loro scelta. Ci sosterranno come sempre, come è accaduto anche a Sassuolo. Verremo fuori da questo momento, un tempo si parlava di 12esimo uomo in campo. Credo che Salerno da questo punto di vista sia una delle poche piazze dove la gente sposta equilibri. In Italia è una di quelle realtà che può fare la differenza.
Dopo la partita avevamo bisogno di cementarci un po' in più. Abbiamo preso tre gol in otto minuti. Abbiamo analizzato la partita e abbiamo deciso di stare insieme per cementare il gruppo e conoscere meglio i giocatori. Sì sono allenati molto forte, è un gruppo professionale e sta risentendo di questo momento. Abbiamo deciso di allentare un giorno e mezzo e dargli maggiore libertà. Oggi si torna in ritiro.
Dovrò lavorare anche in considerazione delle defezioni che abbiamo. Siamo 23 convocati, di cui tre portieri e Fusco che arriva dalla Primavera. Non dovremo farci condizionare dall'ambiente, dovremo mettere subito la partita sui giusti binari.
Siamo una squadra retrocessa, dobbiamo azzerare e ripartire. La serie B entra nel vivo a febbraio, quest'anno le prime 3 hanno preso subito il largo. È normale che da retrocessi hai l'ambizione di riscattarti ma bisogna farlo sul campo. Il discorso societario è diverso: Iervolino c'è, mi ha scritto, ci siamo sentiti. Stamattina al campo di allenamento c'era tutto lo stato maggiore, c'era Petrachi, c'era Milan. Il presidente non è necessario che venga al campo, ci siamo sentiti dopo la partita sabato. Non entro nel merito della contestazione ma posso garantire che Iervolino è presente. Vi dico che in passato non ho mai avuto presidenti presenti al campo. Non è una cosa che sposta. Stamattina la società c'era. Non credo servano altre figure.