Due messaggi chiari, forti, lanciati dall’ambiente Salernitana alla società. Dopo la presa di posizione durissima della Curva Sud Siberiano e i gruppi organizzati, con l’annuncio di 15’ di sciopero del tifo nella sfida con la Carrarese per lanciare un segnale a Danilo Iervolino e sottolineare la propria delusione verso l’attuale proprietà, anche dal botteghino arrivano segnali inquietanti in vista della sfida di domenica. Appena 1300 i tagliandi venduti in vista di una domenica che si preannuncia rovente sia in campo che sugli spalti. Numeri glaciali, con l’Arechi che al momento non accoglierebbe sui propri spalti poco più di 5800 spettatori.
Un elemento significativo, utile per capire il sentimento di rabbia e delusione che campeggia tra le gente e che rischia di allontanare il popolo della Bersagliera dalla sua squadra. Servirebbe una vittoria per sistemare tutto. Intanto, in attesa di capire se lo stato di agitazione continuerà, la Salernitana rischia il minimo storico nell’era Iervolino. Al netto dell’era Covid, con le limitazioni prima per un massimo di 5000 spettatori e poi con capienza al 50 per cento, poi con lo step interlocutorio del 75 per cento prima di ritornare alla normalità, il dato più basso con l’imprenditore di Palma Campania resta Salernitana-Torino 0-1 del 2 aprile 2024: allora furono appena 8650 gli spettatori presenti all’Arechi, con squadra granata battuta da un rigore di Belotti.