Angelo Fabiani torna a parlare di Salernitana. L’ex ds granata ha affrontato i temi dell’attualità che riguardano la società granata in Zona Cesarini, format ideato da “Il Giornale di Salerno”. “A Salerno ho trascorso un terzo della mia carriera nel calcio, ho tanti ricordi e legami ancora con la città”. L’attuale uomo mercato della Lazio ha parlato dell’arrivo di Colantuono, etichettandolo come “usato sicuro, uomo in grado di portare la Salernitana ai playoff”, per poi raccontare le trattative Dia e Tchaouna: “Ho preso due ottimi calciatori a Salerno, Dia non so per quale motivo ha avuto problemi. Non è difficile gestirlo, è un ragazzo serio, un professionista esemplare. Non so cosa sia accaduto a Salerno ma da quando sta alla Lazio è esemplare”.
Il consiglio di Fabiani è quello di trattenere Iervolino: “Una piazza come Salerno non può farsi sfuggire un imprenditore serio come Iervolino, un amministratore di valore come Milan, un ds importante come Petrachi. Vista dall’esterno, l’unico appunto che potrei muovere al mio amico Iervolino è che troppe persone, troppa gente che ruotano intorno a lui e che non lavorano nel calcio, hanno messo bocca su cose che non sanno. Un consiglio? Rendere la società snella: presidente, amministratore delegato, direttore sportivo e allenatore. Ognuno di queste persone si deve assumere le sue responsabilità: a Iervolino tutto si può dire meno che abbia fatto investimenti, Milan e Petrachi stanno tutto il giorno dietro alla Salernitana così come aveva fatto uno dei più grandi ds che abbia mai conosciuto, Walter Sabatini. Il tempo per recuperare c’è, l’importante che non si faccia confusione. A Salerno ho vissuto momenti bassi e alti ma li ho vissuti sempre in egual misura: non mi sono demoralizzato quando le cose non andavano bene, non mi sono esaltato quando andavano bene. Dalle critiche ne traevo sempre degli spunti positivi per migliorare, la critica costruttiva fa sempre bene”.