Ritorno al passato. Giovanni Martusciello aspetta l’esame Udinese con ansia per capire le risposte dall’intero gruppo Salernitana. Per alcuni sono arrivati indicazioni positive (Ruggeri e Simy su tutti) mentre altri sono stati rimandanti. Anzi, hanno palesato la necessità di doversi affidare anche con il Catanzaro a quello che è l’usato sicuro. La base di partenza sarà di nuovo il 4-3-3 con una nuova rivoluzione alle porte. In porta si rivedrà Sepe, nonostante l’incolpevolezza di Fiorillo nei tre gol incassati ad Udine. In difesa, Ferrari tornerà a guidare il pacchetto arretrato con Bronn al suo fianco. Sulle corsie, Stojanovic e Njoh sfrutteranno le condizioni fisiche non ancora ottimali sia di Ghiglione che di Jaroszynski per riprendersi il controllo delle fasce.
In mezzo al campo, l’esperimento Hrustic in cabina di regia ha dato risultati contrastanti. Amatucci è indispensabile nel ruolo, con l’australiano però che è carta sia per il ruolo di mezzala che di esterno d’attacco. Per la mediana, Maggiore e Reine-Adelaide conservano una posizione di vantaggio, davanti invece Verde e Braaf sembrano favoriti per agire ai lati di Wlodarczyk. Il polacco è avanti nel ballottaggio ma Simy insegue ed è in fiducia. Solo panchina per Torregrossa. Out invece Tongya e Sfait.