La trasferta di Udine è servita soprattutto alla Salernitana per avere risposte dall’intera rosa a disposizione di Giovanni Martusciello. Gli occhi erano puntati soprattutto sull’attacco, con la verve di Dalmonte e le difficoltà di Kallon a dare indicazioni contrastanti. Chi invece non ha deluso è stato ancora una volta Nwankwo Simy. Il nigeriano si è messo in mostra non solo con il gol d’autore realizzato nel primo tempo ma anche per la predisposizione al sacrificio e al lavoro con i compagni. Con tre gol in tutte le competizioni (e la rete vittoria propiziata contro il Cittadella ma non assegnata), il numero 9 granata è ora il capocannoniere della Bersagliera, seppur scavalcato nelle gerarchie dal polacco Wlodarczyk, in attesa di Torregrossa.
Proprio il numero 10 è stato la nota stonata del difficile pomeriggio di coppa in Friuli. Subentrato prima da seconda punta nel 4-4-2, l’attaccante ha fatto fatica a reggere i ritmi. Meglio nella posizione di centravanti, prima del neo del calcio di rigore fallito. Da sette trasformazioni era sempre andato in gol dagli undici metri, protagonista dell’ultimo errore nel febbraio 2022 in un Pisa-Ternana 0-0.
Nel post-partita Martusciello ha ribadito le difficoltà del suo numero 10: “Ernesto è arrivato per ultimo, sta lavorando tanto. Avrebbe bisogno di allenamenti specifici ma in questo momento si sta giocando tanto e lui pian piano sta migliorando. Ha fatto un po’ di fatica perché si era provato a cambiare modulo poi ha dato il suo contributo nel 4-3-3”. Si va verso un impiego part-time anche domenica con il Catanzaro, con Simy che adesso però prova il sorpasso su Wlodarczyk.