Tanti retroscena di mercato. Gianluca Petrachi vuota il sacco e fa chiarezza sui movimenti di mercato che hanno segnato l’estate della Salernitana: “Nella mia prima conferenza stampa fui molto chiaro: tracciai una linea ribadendo la volontà del presidente Iervolino di rientrare di 30 milioni di euro. Serviva urgentemente una svolta dopo un’annata disastrosa anche economicamente. Il presidente voleva una squadra giovane, sostenibile, rendere attraverso il mercato il club virtuoso e metterlo in sicurezza. Io mi sono promesso di fare questo, essendo chiaro con tutti e spiegando il progetto del club”.
Il mercato non è ancora chiuso con Legowski (destinazione Polonia) e Valencia (soluzione in Grecia) che dovrebbero salutare e lasciano aperta la porta al sogno Joao Pedro: “E’ stato vicino, lo volevo – confida Petrachi -. C’erano costi importanti ma si prendeva un calciatore dal valore alto che superava il range e ha frenato la trattativa. Alcune cose non si sono incastrate. Ma non cambia il mio giudizio e la mia ammirazione nei suoi confronti. Se dovesse uscire qualcuno si potrà pensare di fare altro. Il discorso di Joao Pedro vale anche per altri attaccanti. Avere più attaccanti ci potrebbe portare anche a cambiare modulo, soprattutto perché se hai due attaccanti forti devi schierarli insieme. Più siamo, meglio è. Noi vogliamo calciatori di qualità seppur nel rispetto del monte ingaggi che ho ereditato e che devo rispettare”.
Una tiratina d’orecchie anche a Daniliuc: “Nell’ultima settimana gli è venuto il mal di pancia e alla fine ho dovuto cedere e fare una scelta. Ho parlato con Iervolino e ho chiesto di aprire al prestito con un diritto di riscatto ai 3 milioni di euro per provare a sfruttare la vetrina della serie A. Anche con la Sampdoria si era visto che non era il calciatore bramoso di restare. Volevo evitare di avere qui gente scontenta”. Poi il chiarimento su Maggiore: “Io sono stato chiaro con tutti dal primo giorno, mettendo sul mercato ogni interprete perché andava bonificato lo spogliatoio. Volevo fare il più possibile in uscita perché serviva cambiare e tanto. Maggiore con lo Spezia ha fatto una partita in cui non gli riusciva niente. Ne abbiamo parlato e lui mi ha chiesto di provare ad andare via. Abbiamo imbastito la trattativa con il Venezia ma non c’è stato tempo per chiudere l’affare. Da parte nostra c’era il via libera ma loro, complice anche la partita, sono arrivati a tempo scaduto. Ho preso tanti calciatori in mezzo al campo perché immaginavo di poter dare qualità”.
Infine, la stoccata a Bonazzoli: “Qualcuno mi ha detto che andava aspettato. Ma non volevo ripetere l’errore dell’anno scorso, con un calciatore per il quale la Salernitana ha versato 800mila euro al Verona per giocare. E io ho portato a casa 500mila euro e il cartellino di Ghiglione”.
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