Diritti tv Serie B, fumata grigia: resta l’incognita

La Lega B ha formulato una nuova offerta di mercato: si lavora per trovare un accordo

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Salerno.  

Non è arrivato il tanto attesa via libera per la vendita dei diritti tv della Serie B per il triennio 2024-2027. Anzi, la questione è sempre più intricata, con il rischio di arrivare ad un accordo con i broadcaster solo a pochi giorni dall’inizio del campionato. Dall’assemblea odierna, con la Salernitana rappresentata dal segretario Massimiliano Dibrogni, è arrivata una fumata grigia. Come si legge nella nota pubblicata dalla Lega Serie B, “è stato deliberato all’unanimità la pubblicazione di una nuova offerta al mercato relativa ai diritti audiovisivi 2024-2027, strutturata sempre “per prodotto”. Il documento tiene conto dei numerosi confronti tenuti in queste settimane e delle osservazioni espresse dai broadcaster, oltre all’opportunità di avviare comunque un percorso moderno e innovativo di affermazione dei prodotti audiovisivi della Lega B”.

Si lavora dunque per un accordo con Sky e Dazn a cifre però più basse rispetto agli introiti del precedente triennio (quasi 43 milioni di euro con la presenza anche di Helbiz). “A questo proposito l’Assemblea ha deliberato, sempre all’unanimità, di dar corso al progetto da strutturare insieme a un importante partner internazionale per la distribuzione del campionato di Serie BKT.

La Lega B, durante gli incontri, ha anche recepito il contesto della variazione di mercato, profondamente mutata anche per il dirottamento dei fondi dei broadcaster sulle nuove maxi competizioni internazionali. Un impoverimento (non solo economico) di tutto il sistema calcio già ampiamente previsto e preannunciato da quasi un anno. Secondo la Lega B è fondamentale a questo punto che la Figc, diversamente da quanto fatto finora, si faccia portavoce delle istanze di tutte le componenti federali. Tutto ciò in coerenza con l’articolo 18 dello Statuto Uefa che individua il principio della redistribuzione delle entrate generali provenienti dal calcio, nel rispetto del principio di solidarietà, al fine di sostenere il reinvestimento a favore di tutti i livelli e ambiti del settore”.