“Sono un decisionista”. Gianluca Petrachi si era presentato così appena qualche settimana fa quando i rumors lo davano vicinissimo all’avventura Palermo. La gestione però del City Group e il margine di manovra ridotto e da condividere con altre figure avevano spinto il dirigente leccese a guardarsi intorno. Da qui, l’idea Salernitana. Il primo contatto con Danilo Iervolino, poi il pranzo a Salerno con l’ad Maurizio Milan e la prima offerta. L’affare impostato prima della frenata legata alle incertezze societarie. Tutto superato col passare dei giorni, con Petrachi operativo già dai giorni scorsi, prima della firma sull’accordo biennale.
Ora però si passerà all’azione. Gli occhi puntati sullo scouting ma soprattutto la missione di realizzare una squadra di prospettiva, in grado di avere ampi margini di miglioramento ma anche possibilità di plusvalenze. Parola chiave per descrivere soprattutto il grande operato realizzato da Petrachi con il Torino, partendo dalla serie B fino ad arrivare in Europa. Cairo gli mise l’etichetta di “mister parametro zero”, il ds fece parlare soprattutto i conti, dimostrando il grande lavoro anche dello scouting. Alcuni esempi? Glik venduto a 11 milioni al Monaco, Cerci a 15 all’Atletico Madrid, Darmian a 18 milioni al Manchester United, Immobile a 20 milioni al Borussia Dortmund, le scommesse vinte Zappacosta e Maksimovic da 7 milioni complessivi e rivenduti rispettivamente a 25 milioni al Chelsea e 25 al Napoli.
Tanti i colpi anche alla Roma, prima però della rottura con Pallotta: Mkhitaryan, Smalling, Ibanez alcuni nomi per un’avventura però dall’epilogo amarissimo. Da lì lo stop. Ora la nuova chance. La Salernitana lo aspetta, Iervolino gli ha affidato le chiavi del progetto, in attesa di capire come si risolverà la situazione societaria.