Operazione Nostalgia, in 20mila all'Arechi: emozione per Roberto Baggio

Acclamatissimi anche Totti, Javier Zanetti e Trezeguet

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Salerno.  

La “nostalgia” ha travolto Salerno, diventata per una notte la capitale del calcio degli anni Novanta. Un sentimento che ha accomunato oltre 20mila tifosi, arrivati da ogni regione per il raduno di “Operazione Nostalgia”, appuntamento che all’Arechi ha tagliato il traguardo del decimo anno di vita. Una ricorrenza festeggiata con le grandi firme: da Roberto Baggio a Totti, passando per Javier Zanetti, Trezeguet, Milito e Di Natale, Barzagli, Fiore, Ventola, Candela, Chevanton, Lucarelli, Amelia, Galante, Pizarro, Di Biagio, Gottardi, Tonetto, Maini, Bressan, Cesar, Moscardelli, Antonio ed Emanuele Filippini, Altomare, Savino, Panico, Pantano, Orlandini, Garzya, Marcolin e Aldair.

Quaranta stelle del calcio italiano, tra cui anche diverse vecchie glorie della Salernitana: Chimenti, Di Michele, Di Napoli, Giacomo Tedesco, Tosto, Vannucchi, Fusco e De Cesare gli idoli che hanno infiammato il popolo di fede granata. 

Emozione che ha raggiunto l’apice quando sul prato dell’Arechi è sfilato Roberto Baggio. Sulle note di “Marmellata #25” di Cesare Cremonini (“da quando Baggio non gioca più, non è più domenica”) le due squadre hanno omaggiato il “Divin codino” con il “pasillo de honor" mentre nei Distinti è spuntato un iconico striscione: “I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli! Roby, Salerno ti ama”. 

Ovazione che era stata preceduta da quelle rivolte ai capitani della della storia nerazzurra e giallorossa Javier Zanetti e Francesco Totti, acclamatissimi dai 20mila dell’Arechi. 

Poi il pallone è iniziato a rotolare e le “stelle” hanno illuminato la notte di Salerno. Dopo nemmeno due minuti Trezeguet ha confermato il suo killer instinct in area di rigore, portando avanti la squadra del Super Santos che ha, poi, allungato con Ventola e con un gioiello del “pupone” Francesco Totti. Il granata Di Michele ha accorciato le distanze, riportando in partita la squadra del Tango che, nella ripresa, è riuscita a pareggiare. Prodezze che, a prescindere dal risultato (7-7 il finale) resteranno per sempre negli occhi dei 20mila dell’Arechi, “nostalgici” ma felici di aver (ri)vissuto per una notte il calcio del passato

 

foto tratta dal profilo Facebook "Operazione Nostalgia"