Ripartire iniziando a programmare il campionato di serie B. In casa Salernitana tiene banco il discorso futuro societario ma resta l’incognita legato all’aspetto tecnico. Danilo Pagni, direttore sportivo intervenuto a Granatissimi, in onda su Ottochannel, ammette il desiderio di ritrovare il club granata: “Non ho avuto contatti con Iervolino. Ho ricevuto telefonate trasversali ma non direttamente con il patron. Già il fatto che la piazza mi stimi mi fa molto piacere. Ora il direttore sportivo non si conosce più per la sua bravura ma per una questione clientelare. Personalmente ho fatto la mia gavetta, ho lavorato in tutte le categorie, ho lavorato con Sartori, al Milan e in campo internazionale, facendo la mia esperienza. Andare all’Arechi e venire a Salerno sarebbe un sogno. Ci sono però colleghi importanti ma anche qualcuno che gode di buona pubblicità.
Iervolino? E’ un manager riconosciuto per la sua grande bravura. Ora servono advisor internazionali per trovare dei fondi stranieri. Salerno ha potenzialità straordinaria. Chi diceva che non può andare in serie A non capisce niente. Ora serve strutturarsi, ripartire dallo stadio attraverso advisor e ripartire. E credo che Iervolino possa fare tutto questo. Ora è retrocessa in serie B ma si può risalire. Serve però un salto di qualità.
Come ripartire? La Salernitana ha una base per ripartire. La Serie B è il campionato degli italiani, di buon livello ma non difficilissimo. La retrocessione è stata mortificante ma ora si deve ripartire. De Sanctis e il suo staff avevano acquisito esperienza a Roma e avevano un’idea chiara. Loro puntavano a creare un quartier generale tecnico. Poi tutto non è andato.
Campagna estiva? Ci saranno plusvalenze ma anche minusvalenze. Ora serve programmazione tecnica, smaltendo una rosa piena di calciatori e anche di pesi. Ora ci sono due campionati da vivere: il primo è legato alla rosa, il secondo è la necessità di un centro sportivo”.