Un salto nel passato. “Posso dire nel mio piccolo che anche io ho partecipato allo sviluppo del modello Atalanta”. Stefano Colantuono lo ricordava nella conferenza stampa pre-Bologna, la prima da allenatore della Salernitana quando il tecnico romano rifiutò con forza l’etichetta del traghettatore (“Ho un po' di partite alle spalle in carriera. E poi non sono mica Caronte”, la battuta).
Eppure, la retrocessione in serie B è stato un boccone amaro da mandare giù nonostante la percentuale di colpe per il tecnico romano pari allo zero. “Sono un uomo della società. Ho accettato questa sfida per l’affetto che mi lega alla piazza”. Domani incrocerà il suo passato, con l’esperienza Atalanta che ha rappresentato la sua prima avventura in serie A ed è quella con cui ha collezionato il maggior numero di panchine nel massimo campionato italiano: ben 177 (di cui 56 vittorie, 49 pareggi e 72 pareggi). Da avversario, Stefano Colantuono non ha perso alcuno dei due precedenti contro l’Atalanta in Serie A: un successo nel 2016 alla guida dell’Udinese e un pareggio a reti inviolate nel 2008 sulla panchina del Palermo.
Inoltre con Gasperini il tecnico romano ha perso solo uno degli otto confronti, con sconfitta arrivata proprio nell’ultimo confronto tra i due allenatori nel torneo (Genoa-Udinese 2-1, il 21 febbraio 2016). Per il trainer dell’Atalanta sarà una sfida speciale: a Salerno arriverà la 300esima presenza sulla panchina dell’Atalanta. Solo tre tecnici nella storia hanno collezionato almeno 300 panchine nel massimo campionato con lo stesso club: Trapattoni (402 con la Juventus), Liedholm (332 con la Roma), Allegri (300 con la Juventus).