Una partita da ex. Salernitana-Atalanta non sarà una partita normale per Ederson. Il mediano brasiliano ritroverà lunedì prossimo il suo passato, ovvero la Bersagliera che lo ha consacrato nel calcio che conta. Merito suo ma anche del direttore Walter Sabatini che decise di affidarsi al verdeoro nell’anno dell’instant team per la rimonta salvezza. Scommessa stravinta, con Ederson che venne rivenduto a 25 milioni di euro complessivi (considerando parte economica e il cartellino di Lovato) dopo i 6,5 milioni di euro investiti a gennaio per strapparlo al Corinthians.
“Il direttore decise di acquistarmi dopo che in una partita con il Fortaleza feci uno stop a seguire ma persi l’orientamento ma riuscì a saltare a due uomini e a scaricare palla – ha raccontato Ederson a Cronache di Spogliatoio -. Allora fu questa azione a convincerlo ad acquistarmi e a portarmi alla Salernitana.
Quando arrivai chiesi un insegnante di italiano perché non capivo nemmeno una parola. Il direttore però pensò di prendere una persona che mi accompagnasse ogni giorno in qualsiasi momento. Ci fu un malinteso. Con Sergio Standoli si è instaurato un grande rapporto. Infatti, appena la Salernitana l’ha liberato, lui è rimasto con me ed è stata una fortuna.
Sabatini? Dopo le partite prendeva tante azioni dove avevo fatto bene e poi me ne faceva vedere sempre una dove avevo sbagliato. E mi chiedeva: “Come hai fatto a sbagliare questo stop? Questo passaggio? Devi migliorare!”. Per me è stato speciale”.