Verona-Salernitana, la preview del match di fine anno al "Bentegodi"

I gialloblù vengono dalla vittoria sul Cagliari. I granata cercano punti fondamentali

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Salerno.  

Ultima partita dell'anno per la Salernitana di Pippo Inzaghi, che affronta questo sabato 30 dicembre (fischio d'inizio alle ore 18:00) la lunga trasferta del Bentegodi, contro il Verona, con voglia e necessità di strappare i tre punti.

I gialloblù sono reduci dalla fondamentale vittoria interna ottenuta contro il Cagliari. Un 2-0 che ha rilanciato le speranze salvezza degli scaligeri e affondato proprio gli isolani, relegati adesso al terzultimo posto in classifica. Il Verona, dall'altro lato, si presenta all'ultimo incontro del 2023 con un +1 sulla zona retrocessione, a pari merito con l'Udinese.

Come arrivano Salernitana e Verona al match del 30 dicembre

Partendo dalla formazione di casa, i gialloblù vengono da un momento discretamente positivo, con 3 pareggi, 1 sconfitta e 1 vittoria nelle ultime 5 giornate. È vero che, prima della vittoria contro il Cagliari di Ranieri, il Verona non prendeva bottino pieno da 14 giornate, ma i segnali di una ripresa erano lì. Il Verona è una squadra con grandi difficoltà realizzative (15 gol fatti in 17 giornate) ma, allo stesso tempo, ha una fase difensiva più che discreta, per gli obiettivi a cui ambisce. Con 23 reti subite in 17 giornate, è la seconda miglior difesa (seconda solo al Genoa, 22 reti subite) tra le squadre potenzialmente incluse nella lotta per non retrocedere. Nel complesso, il Verona ha ottenuto 3 vittorie (di cui 2 in avvio di campionato), 5 pareggi e 9 sconfitte, attestandosi a 14 punti.

La squadra di Pippo Inzaghi ha bisogno di prendersi immediatamente una vittoria, dopo l'ottima prova fatta contro il Milan e quella positiva nella prestazione - ma non nel risultato - al Gewiss Stadium contro l'Atalanta. L'arrivo di Walter Sabatini sembra aver caricato l'ambiente e i giocatori. La forma fisica, inoltre, sembra essere migliorata, con una squadra che regge meglio durante tutti e novanta i minuti di gioco. I buoni segnali devono, però, essere il preludio necessario ed ineludibile alle vittorie. La Salerntiana è ultima in classifica, con 10 sconfitte, 6 pareggi e appena 1 vittoria, ottenuta pochi turni fa contro la Lazio. Anche dal punto di vista della differenza reti, la Bersagliera è ultima (-22) con la peggior difesa in assoluto del campionato (36 reti subite) e tra le squadre più abuliche (14 reti segnate).

L'emergenza è dietro: si subisce troppo e costantemente

Per la Salernitana, il vero problema risiede nella fase difensiva. La Salernitana ha subito 38 gol in trasferta nel 2023 in Serie A e nel periodo solamente il Sassuolo (40) ha fatto peggio. La Salernitana ha concesso gol in tutte le ultime 15 gare esterne e in 9 delle ultime 11 ha subito almeno due reti. Considerando anche le partite interne, la Salernitana subisce gol da 20 partite di fila in Serie A, ultimo clean sheet contro l’Atalanta lo scorso 13 maggio. I campani solo in un’occasione hanno fatto registrare una striscia di gare consecutive con almeno un gol al passivo più lunga nella competizione (24 tra ottobre 2021 e aprile 2022).

Con uno score così, sembra impossibile salvarsi, a meno che non si abbia una fase offensiva straordinaria e decisamente superiore rispetto a quella delle altre concorrenti per la salvezza (si veda il caso dello stesso Sassuolo, che riesce a mantenersi in posizioni più o meno tranquille grazie ad un attacco di categoria).

Attenzione al rinato Ngonge

Della comapgine scaligera l'uomo da tenere d'occhio è senza ombra di dubbio Cyril Ngonge, che ha realizzato tre gol nelle ultime cinque giornate di Serie A dopo essere rimasto a secco nelle otto presenze precedenti. L'attaccante belga ha inoltre segnato il gol della vittoria nell’ultimo precedente in Serie A tra Verona e Salernitana (1-0 il 13 febbraio 2023). Infine, Ngonge è uno dei tre giocatori con più reti realizzate in seguito a un movimento palla al piede in questo campionato (quattro, come Gudmundsson e Lautaro Martinez). Ciò mostra la sua capacità di tenere e avanzare con la palla, e ci sarà bisogno di una marcatura ben fatta per disinnescare l'uomo più pericoloso della compagine veronese.

Vecchia guardia sugli scudi?

In assenza di Dia - fermo ai box per almeno un mese - ci si potrebbe affidare alla produzione della vecchia guardia.

Secondo le statistiche, Grigoris Kastanos - che ha confezionato un assist nell’ultimo turno contro il Milan - ha realizzato la prima rete in carriera in Serie A proprio in casa del Verona il 9 gennaio 2022. Il centrocampista non ha mai preso parte direttamente ad almeno un gol per due partite di fila nel massimo campionato. Che sia questa la volta giusta? 

Rimanendo nell'ambito della vecchia guardia, si conferma l'assoluta centralità di Antonio Candreva nello scacchiere granata. Antonio Candreva ha realizzato quattro reti contro il Verona in Serie A e ha fatto meglio solamente contro tre squadre: Inter (sette), Udinese (sei) e Torino (cinque), oltre ad aver fornito quattro assist contro i gialloblù nella competizione. Candreva ha anche servito un passaggio vincente in ciascuna delle ultime tre presenze di Serie A e non è mai arrivato a quattro in carriera nella competizione. Può essere - di nuovo - la volta buona?

Un precedente negativo per Inzaghi contro Verona e Baroni

Passando infine al confronto tra allenatori, Marco Baroni ha affrontato due volte la Salernitana da allenatore in Serie A nella passata stagione, alla guida del Lecce: vittoria corsara all'Arechi per 2-1 e sconfitta interna al Via del Mare con lo stesso punteggio. Quest'ultima è anche l'ultima vittoria esterna della Salernitana in Serie A e ottenuta sotto la guida di Davide Nicola. Considerando anche la Serie B, Baroni ha vinto solo due delle otto sfide contro i campani (3 sconfitte e 3 pareggi).

L’unico precedente in panchina in Serie A contro Marco Baroni costò la panchina a Filippo Inzaghi: il Bologna di Super Pippo perse in casa 0-4 contro il Frosinone nel gennaio 2019 e finì così l'avventura felsinea del forte ex attaccante della nazionale.

Filippo Inzaghi ha vinto solo una delle quattro sfide contro il Verona in Serie A da allenatore, la prima nell’ottobre 2014 alla guida del Milan (3-1 in trasferta): da allora, un pareggio e due sconfitte.