Salernitana, niente ribaltone: Iervolino va avanti con De Sanctis e Inzaghi

Summit a Roma tra presidente e ds: rivoluzione (per ora) esclusa. Ma le incognite restano tante

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Salerno.  

L'impressione è che, anche stavolta, la montagna abbia partorito il topolino. I venti di tempesta abbattutisi ieri sera sullo stadio Arechi non hanno intaccato le convinzioni del presidente della Salernitana, Danilo Iervolino che sembra intenzionato a proseguire sulla strada tracciata dopo l'addio di Paulo Sousa. L'imprenditore di Palma Campania ha incontrato a Roma il direttore sportivo Morgan De Sanctis per analizzare i motivi della sconfitta e provare ad individuare una strada che possa portare i granata fuori dal tunnel. 

Niente ribaltone: avanti con De Sanctis e Inzaghi

Nel corso della riunione non sarebbe emersa la volontà di sfiduciare direttore sportivo e allenatore. D'altronde, dopo le parole pronunciate la scorsa settimana al Gran Galà del Calcio, sarebbe stato difficile anche giustificarlo. Ma le sorprese, visti i precedenti, potrebbe essere sempre dietro l'angolo.  Lo scenario, nel frattempo, resta estremamente confuso e l'impressione che si percepisce dall'esterno è che si continui a navigare a vista.  Tanti i quesiti a cui si fa fatica a dare una risposta, così come le incongruenze che ruotano nell'ambiente granata.

A cominciare proprio dalla posizione del direttore sportivo Morgan De Sanctis, delegittimato - sia dall'interno che dall'esterno - ma lasciato al suo posto sulla base di una fiducia che, di giorno in giorno, sembra regger sempre meno. È pur vero che, in questa fase estremamente caotica e con una classifica non semplice, in pochi sposerebbero la causa senza garanzie - economiche e di manovra - adeguate per tentare una missione che, al momento, appare molto complessa. Un cambio di strategia aziendale, invece, potrebbe agevolare il tutto. Le risposte, dunque, potrebbero essere molteplici e soltanto Iervolino potrebbe/dovrebbe darle.  De Sanctis, dal canto suo, non sembra intenzionato a farsi da parte e, seppur ridimensionato, proseguirà il suo lavoro.

Crocevia Bergamo per Inzaghi

Lo stesso, chiaramente, farà Pippo Inzaghi: il tecnico nativo di Piacenza non è riuscito a dare la scossa auspicata e la sua posizione resta sotto i riflettori. Bergamo, come accaduto lo scorso anno a Davide Nicola (in occasione del primo esonero, poi revocato), potrebbe essere nuovamente crocevia. E così nell'ambiente, oltre al nome di Pasquale Foggia come papabile ds in caso di addio di Morgan De Sanctis, è tornato a circolare anche il nome di Paulo Sousa.

Sousa e gli scenari possibili

Il portoghese già quando lasciò Salerno avrebbe confidato ad alcuni amici che non avrebbe fatto dietrofront in caso di una (ri)chiamata da parte del presidente Danilo Iervolino. L'ipotesi, al momento, non sembra essere sul tavolo della Salernitana. Tuttavia se i granata decidessero di richiamare il portoghese - che dopo l'addio aveva tentato di raggiungere un'intesa per la rescissione -, Sousa avrebbe due soluzioni: accettare la proposta del club campano o dimettersi e rinunciare alle mensilità che avrebbe dovuto percepire fino al 30 giugno 2024.