Salernitana-Bologna 1-2, Inzaghi: "Sono il primo responsabile"

Il tecnico è amareggiato dalla sconfitta interna rimediata contro i rossoblù di Thiago Motta

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Salerno.  

A Salerno tirano venti di tempesta, non solo per l'inverno climatico quanto anche per il nuovo collasso dei granata. Oltre alla sconfitta (1-2), è arrivata anche la forte contestazione degli ultras contro squadra e società. Un momento sicuramente non facile per Inzaghi e la sua truppa, che oggi ha dato il peggio di sé e dove si salva soltanto l'attaccante nigeriano Simy.

Inzaghi fa mea culpa

Sulla prestazione della squadra e sulla contestazione. "Ci dispiace. Volevamo fare un altro tipo di partita, specialmente all'inizio. Abbiamo preso due gol che abbiamo regalato. Dovevamo tirare fuori tutto prima. Per sessanta-settanta minuti non avevamo meritato il pareggio. Io conosco solo una medicina, che è quella del lavoro. Non mi è piaciuto l'atteggiamento, dobbiamo metterci in riga. Dobbiamo prendere esempio da Simy, che da fuori lista si è mostrato un grande uomo. Deve essere da esempio per tutti noi. Io sono il primo responsabile. Ho detto che il Bologna ha meritato di vincere pur avendo rischiato di trovare il pareggio con Pirola. Oggi ho detto che c'è una sola cosa da salvare, che è stato l'atteggiamento di Simy. Non voglio parlare d'altro di quello che non è andato".

Se è un problema più di testa o di gambe. "È una bella domanda. Io per la mia carriera sono passati per momenti difficili e in quei momenti lavoravo e stavo zitto. Quello che è stato ci deve servire da lezione per crescere. Da domani mattina ci concentriamo già sulla prossima partita".

Cosa c'è da fare, oltre a lavorare. "Abbiamo parlato col presidente e faremo tutto il possibile per uscire da questa situazione. Io ci credo ciecamente. Mi dispiace per l'approccio e per aver regalato due gol così. Questo evidentemente non basta e tocca a me trovare la chiave".

Sulla fiducia che ha nella squadra. "Io li vedo allenarsi e lì ci danno dentro, si impegnano. Purtroppo è tanto tempo che non vinciamo in trasferta, da quasi un anno... Ci credevo prima e ci credevo adesso in questa squadra. I ragazzi mi hanno dimostrato di poter vincere".

"Quando si perde c'è poco da dire... La squadra, l'allenatore... Sappiamo che è un momento difficile. Dal punto di vista motivazionale si può far poco adesso. Ora bisogna rimboccarsi le maniche perché andiamo a fare una trasferta difficile a Bergamo"