Salernitana, la diretta testuale della presentazione di Filippo Inzaghi

Presente anche il presidente Danilo Iervolino

salernitana la diretta testuale della presentazione di filippo inzaghi
Salerno.  

Filippo Inzaghi, neo allenatore della Salernitana, si presenta in conferenza stampa. Al suo fianco il presidente Danilo Iervolino, l'amministratore Maurizio Milan e il ds Morgan De Sanctis.

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DANILO IERVOLINO - È giusto dare massima trasparenza a questa conferenza. Vogliamo presentare non solo Pippo Inzaghi ma vorrei fare la fotografia del momento. Abbiamo incassato 17 reti in 8 partite, abbiamo investito 20 milioni per Dia e Pirola. Poi abbiamo acquistato giocatori, ribadisco che la squadra si è rinforzata rispetto all'anno precedente. Sta rendendo meno, non ha il carattere dell'anno scorso, non è performante. Ne discuteremo. Abbiamo solo comprato e non venduto, siamo la decima squadra per salari. Abbiamo speso circa 65 milioni, per mantenere questa rosa ne serviranno altri 20. Nessuno ha investito come questa società qui a Salerno. Siamo al terzo anno di fila in serie A e sono più che convinto che resteremo in serie A ma basta con le offese, con le mortificazioni e con le minacce.

Sarebbe da ingrato non ringraziare Sousa, non entrerò nella polemica che si era proposto al Napoli, che ha dichiarato che avevamo giocatori sconosciuti e che ha delegittimato me, la società e la squadra. È evidente che per me la cosa più importante è il risultato sul rettangolo di gioco. Sousa non è più l'allenatore della Salernitana perché non avevamo i risultati sperati. 

Il momento in cui Sousa ha incontrato il Napoli è stato un momento strano, di disorientamento. Poi la scelta è stata dare continuità per il bene della Salernitana. Forse da quel momento in poi non ci siamo più ritrovati e non sono andate bene le cose.

Io non sono un buon presidente? Forse non sono il migliore, possibile. Ma ce la metto tutta, ci metto passione, ci metto investimenti, cerco di imparare velocemente soprattutto dagli errori. Ma ci sono delle cose che mi fanno male. Io non sarei un buon presidente perché ho fatto questioni con i procuratori? È una menzogna. Ne ho fatto con uno solo e ci siamo chiariti, mi ha chiamato e mi ha chiesto scusa. Abbiamo fatto pace. Sono l'unico presidente che difende i diritti dei procuratori e che ritiene la nuova norma debba mediare le esigenze, le richieste dei procuratori. Mi ero solo arrabbiato perché non si può capovolgere la piramide al centro della quale deve esserci la società. Attaccato e mortificato ho reagito. E la cosa è rientrata.

C'eravamo promessi di fare un casting. Ma ci siamo fermati al primo. Non abbiamo avuto rifiuti e non abbiamo interloquito con altri allenatori. Abbiamo incontrato Inzaghi e lì ci siamo fermati. La squadra ha interpreti per poter cambiare modulo a partita in corso. Abbiamo parlato di tante cose, del calcio in generale, dei comportamenti dei ragazzi, del calcio che è uno sport in cui la performance ti rende la partita differente. 

Sulla casa della Salernitana abbiamo individuato dei terreni, abbiamo firmato un preliminare e stiamo valutando come e cosa realizzare.

Salerno per me resta la tifoseria più bella d'Italia. La scenografia fatta con l'Inter è una cosa straordinaria. Ma dietro quella passione c'è una sacca di tifosi o pseudo tifosi che sono pessimisti, minacciano, offendono. È giunto il momento di contestare quelle persone che vogliono il male di Salerno e rompono il progetto. Soprattutto a loro dobbiamo stare attenti. Il pessimismo non ha mai aiutato a vincere una guera. Dobbiamo aiutare i nostri giocatori perché ci sono giovani molto interessanti che hanno bisogno di crescere. 

Ho parlato con Dia, ci siamo chiariti. Aveva palesato un malumore. Poi si è infortunato. Ma ci siamo chiariti ed è tutto rientrato.

Mia moglie è un po' preoccupata per lo stato di salute della squadra, molto dispiaciuta per le offese e le minacce ricevute. Lei ci rimase male quando seppe che il nostro mister aveva avuto un dialogo per proporsi ad un'altra squadra. Ma è il mondo degli adulti, contano i risultati. Se oggi avessimo avuto 12 punti, avremmo continuato. Il motivo è sempre la mancanza dei risultati.

Io mi ero lamentato quando la Curva Nord era chiusa o quando non venivano fatte le cose. Ma devo dare atto che Comune e Regione stanno facendo le cose. Salerno avrà lo stato migliore d'Italia. È evidente che non siamo parte integrante ma dirò grazie al fatto che avremo un grande stadio. A me non importa che non siamo stati chiamati. Ci siamo resi disponibili a giocare al Volpe, anche questo è un ulteriore sacrificio ma lo facciamo per la città.

FILIPPO INZAGHI: Abbiamo bisogno di voi, se la Salernitana retrocede retrocediamo tutti. Io ho le spalle larghe per raccogliere le critiche. L'ho detto anche al presidente. Conta che la gente ci apprezzi per quello che faremo. Aiutate i nostri giocatori, non parlo del pubblico perché è la cosa che mi ha spinto ad accettare. Quando venivo a giocare qui quello che mi colpiva è che nel riscaldamento non riuscivo nemmeno a parlare con un compagno. Quando ero giovane andavo in Curva e so cosa significa vivere una passione. 

Se pensassi di avere uno schema che mi fa vincere le partite, sarebbe assurdo. Dobbiamo riportare entusiasmo, convinzione, lavorerò sul fare divertire i giocatori. Far capire loro che possiamo giocarcela con tutti. Devono capire che possiamo salvarci. L'unica promessa che posso fare è lottare. Tutti vorrebbero giocare bene, dovremo essere bravi a vincere anche quando giochiamo male. Dovremo recuperare convinzione. Lo scorso anno mi divertiva molto vedere la Salernitana, ha preso giocatori bravi. Chiaro che i giovani vanno supportati. Possiamo salvarci ma dobbiamo dimostrarlo sul campo.

Dia? Uno che fa i suoi gol per me è una prima punta. Io la facevo fare agli altri. E’ una punta che se non fa dieci gol ci comporterà fatica: lo recupereremo.

Mi hanno detto chi te l’ha fatto fare. Ho convinto io il presidente perché non conta la categoria ma volevo l’occasione giusta. Darò tutto me stesso e spero di trasmettere serietà, impegno, voglia di lavorare, rialzarci dopo le sconfitte. Poi serve aggiornarsi, cambiare: ho visto allenatori vincere le Champions e poi essere esonerati. A volte serve fare meno danni possibili e togliere alibi ai calciatori. Sono stato dove mancava tutto e abbiamo tolto alibi, qui abbiamo tutto.

Stimo molto Morgan De Sanctis, anche lui ha contribuito alla scelta che ho fatto. È stato mio compagno di squadra, lo stimo molto è un bravo ragazzo e sono sicuro che lavoreremo bene insieme.

La fortuna di questa squadra è che può giocare a quattro o a cinque, con una o due punte. Ci sono tante valide alternative, sono solito individuare i giocatori di cui non posso fare a meno e puntare su di loro. Io e il presidente abbiamo una visione di calcio molto simile. Se a cinque dalla fine sto vincendo, inserisco anche un difensore, non perché sono un difensivista ma perché devo portare a casa il risultato. Tutti vogliamo vincere le partite, penso che il reparto più forte di questa squadra è l'attacco, quindi più attaccanti posso inserire, meglio è. Ma devono essere i primi difensori.

In Inghilterra nella sosta De Zerbi ha dato una settimana di riposo a tutta la squadra e nessuno ha detto niente. Io vorrei fare sempre doppie ma non servirebbe. Sicuramente faremo qualche doppia ma non ho ancora stilato la tabella di lavoro. Se dimostreranno di essere all'altezza, avranno anche giorni di riposo. Altrimenti andremo in ritiro e staremo una settimana. 

MORGAN DE SANCTIS: Parlando con il presidente ho detto che il sentimento che provavo era frustazione. Questo sentimento è durato pochissimo perché ora dobbiamo pensare solo al bene della Salernitana. La focalizzazione rispetto all'obiettivo della salvezza mi fa venire in mente i ricordi della festa salvezza con l'Udinese. Ne vale la pena soffrire e vivere momenti difficili per vivere quei momenti. Vogliamo rendere sostenibile questo club. Il calcio è sostenibilità. In questo momento approfittiamo della voglia di investire del presidente ma non possiamo farlo per sempre. Ne approfitto per ringraziare Sousa ed il suo staff per quanto fatto con la Salernitana.

Noi in questo momento abbiamo 27 giocatori in rosa, di cui 24 di movimento. È rientrato nella disponibilità anche Simy. Questa è una rosa che ha soltanto mancato l'obiettivo di un difensore di piede sinistro che potesse giocare anche da quinto. Questa rosa può fare tutti i moduli possibile ma la scelta dipende anche dagli avversari. È chiaro che in un certo tipo di modulo. La base del progetto è 3-4-2-1 che può essere anche 3-4-3. 

Chi deve dare di più è lo zoccolo duro di 19 giocatori che sono rimasti.