La prova di Monza ha certificato una volta per tutte una crisi da cui sembra impossibile uscire senza un cambiamento radicale. Non si tratta per forza di un cambio di allenatore - Sousa è in bilico e la decisione verrà prese proprio in queste ore - ma la Bersagliera non può continuare così. I numeri sono impietosi e non parliamo solo dei punti (che sono quelli che contano) ma delle prestazioni e delle statistiche che certificano l'inadeguatezza nel mantenere la categoria. Partiamo dai dati macro, quelli più evidenti, legati a gol fatti e gol subiti.
Attacco abulico (ma sfortunato) e difesa colabrodo. Così non va
La Salernitana è ferma a quota 4 reti segnate da ben tre partite. L'ultima rete all'attivo rimane quella di Jovane Cabral contro il Frosinone, match in cui i granata forse meritavano qualcosa in più ma che uscirono dall'Arechi, alla fine, con solo un punto in tasca. La situazione di classifica non era ancora così preoccupante e ci si apprestava ad affrontare la delicata trasferta di Empoli. Proprio dal match del Castellani, però, la Salernitana ha inanellato un trittico di risultati terrificante, con le sconfitte esterne proprio ad Empoli (1-0) e a Monza (3-0), intervallate dallo 0-4 dell'Inter all'Arechi. E se proprio la prestazione con i nerazzurri faceva ben sperare, l'atteggiamento adottato contro squadre maggiormente alla portata si è rivelato totalmente inadeguato se non indecente. 8 gol subiti nelle ultime tre di campionato e 0 gol fatti. Numeri da (meritata) retrocessione. È vero che la Salernitana è anche sfortunata (5 legni colpiti, di cui 4 con il solo Cabral) ma non si può additare la crisi realizzativa alla semplice cattiva sorte.
Nessun "clean sheet" per Ochoa e primato negativo condiviso con il Sassuolo
Finora, in otto partite non si è riusciti a mantenere la porta inviolata in nemmeno una sola occasione. Paradossalmente, il match in cui si è andati più vicini a mantenere la porta a zero è stato proprio nel match più complicato di questo avvio di campionato, quello contro l'Inter, in cui c'è stato bisogno dell'ingresso di Lautaro per sbloccare il risultato. L'unica squadra che, come la Salernitana, ha sempre subito gol, è il Sassuolo. C'è da dire, però, che i neroverdi hanno anche un attacco decisamente prolifico (12 reti segnate) a fronte di quelle messe a segno dalla Salernitana (4). Per una squadra che deve salvarsi,anche quel punto strappato con lo 0-0 può essere di vitale importanza. Inoltre, data la fragilità con cui la squadra accusa il colpo dopo aver incassato il gol, sembra prioritario incidere sul pacchetto arretrato. Sembra di rivivere quello per cui la Salernitana passò anche l'anno scorso, quando la squadra di Nicola si scioglieva non appena subiva una marcatura. Al di là dei giocatori e dell'effettiva qualità della rosa (che vede ancora 9 titolari su 11 dell'anno passato), il problema sembra essere, quindi, fisico e mentale, piuttosto che puramente tecnico.