Monza-Salernitana 3-0, le pagelle dei granata: è l'ora più buia

Pessimi segnali per i granata che escono dallo U-Power con le ossa rotte e il morale a pezzi

monza salernitana 3 0 le pagelle dei granata e l ora piu buia
Salerno.  

Notte fonda allo U-Power per la Salernitana, che viene travolta dal Monza per tre reti a zero. Probabilmente, la peggior prestazione di questa stagione insieme allo sciagurato match di Empoli. La Salernitana non c'è più e trovare qualcuno da salvare è sempre più complicato. Per ora, la zona retrocessione è, purtroppo, pienamente meritata.

Monza-Salernitana 3-0, le pagelle dei granata. Bohinen uomo in meno. Stewart ci mette grinta. Dia troppo isolato

Ochoa. Parte leggermente in ritardo sul gol dell'1-0 e convidide le responsabilità del primo gol con Pirola. Anche sul secondo di Vignato poteva fare decisamente di meglio. Poi, il miracolo su Vignato, che avrebbe potuto chiudere i giochi già al 25'. Spiazzato dal rigore che chiude i giochi. Voto 5

Pirola. Si fa ingannare e saltare con una facilità disarmante dal bravo Colpani in occasione del gol del vantaggio del Monza. Un po' sfortunato sul rigore assegnato all'80esimo che porta al 3-0 del Monza, con un tocco di braccio a distanza ravvicinata. Voto 4,5

Gyomber. Fuori forma e in ritardo sia sul secondo gol che sull'occasionissima per il 3-0 avuta da Vignato e si fa superare con una leggerezza ingiustificabile da Colombo. Non riesce ad offrire quelle certezze che caratterizzavano le sue prestazioni nella seconda metà della passata stagione. 4,5

Daniliuc. Il migliore della retroguardia a tre. Non eccelle ma quantomeno sbaglia poco per quel che riguarda il posizionamento. 5

Kastanos. Il cipriota è l'emblema della trasformazione di questa Salernitana spenta e sempre più nel baratro. Non riesce a trovare spazi e quei pochi palloni che tocca sono giocati male, con poca convinzione. Sfiduciato, come il resto della squadra. Voto 5 (dal 83' Coulibaly. Una delle pochissime note positive di giornata è il rientro del re del centrocampo granata. S.v.)

Bohinen. Torna a soffrire nel centrocampo a due. Alle volte sembra indolente e con le batterie al minimo. Potrebbe essere la sua peggior prestazione da quando è arrivato a Salerno. Evanescente in fase di interdizione. Voto 4 (dal 46' Maggiore. Certamente meglio rispetto al collega norvegese, offre qualche funzione di filtro leggermente superiore. Non benissimo, ma meglio di tanti altri compagni nella sciagurata trasferta odierna in terra brianzola. Voto 5,5)

Legowski. Uno dei pochi giocatori che si suda la maglia. Prova a tenere le redini del centrocampo correndo anche per uno svogliato Bohinen. Ha difficoltà a fare reparto da solo: quella, è una prerogativa di Coulibaly. Sulla precisione c'è ancora tanto da lavorare. Voto 5.5 (dal 46' Martegani. Qualche buon guizzo e tanta lucidità. Non ancora sufficiente in fase difensiva, ma è giustificato dalla sua inesperienza nel ruolo e caratteristiche prettamente offensive. Voto 6)

Mazzocchi. Non rischia molto dal suo lato e potrebbe dedicarsi maggiormente a compiti offensivi. L'esterno napoletano, però, nonostante la buona volontà nel proporsi, sbaglia sistematicamente il dribbling e il passaggio. Voto 5 (dal 46' Bradaric. Così come per il compagno a cui subentra, non deve lavorare molto in fase difensiva. In fase di creazione, però, non fa il suo. Molto nervoso. Voto 5)

Candreva. Palladino sa che è il giocatore chiave nella costruzione offensiva della manovra e gli si riserva un trattamento speciale. Un po' fuori dal gioco sia per la scelta tattica, azzeccata, del mister del Monza, sia per la difficoltà nel trovare il suo posto in campo. Alla fine, riesce a rendersi pericoloso ma è molto sfortunato. Voto 5,5

Cabral. È il primo a provarci con una buona incursione in area avvesaria. Pesa il pallone velenoso perso in occasione del 2-0, ma c'è da dire che non è stato minimamente supportato da una difesa troppo arrendevole. Ci mette la buona volontà di sempre ma come nel match contro l'Inter si è mostrato più impreciso del solito. Voto 5 (dal 60' Stewart. Gli mancherà sicuramente un po' di tecnica, ma tra la fame di mettersi in evidenza e gli importanti mezzi fisici, ha dato vitalità all'attacco granata. Voto 6)

Dia. Predica nel deserto, pur senza la convinzione della scorsa stagione. Rimanda l'appuntamento con il gol nonostante abbia avuto un paio di opportunità interessanti. Voto 5,5