Salernitana, Cabral è una nota di speranza (e può ancora migliorare)

L'attaccante è uno dei protagonisti di questo avvio di stagione

salernitana cabral e una nota di speranza e puo ancora migliorare
Salerno.  

Jovane Eduardo Borges Cabral, classe '98 (25 anni), capoverdiano, è, per ora, una delle poche note davvero liete di questo avvio di stagione della Salernitana. Rinominato già "Giovanni" da tanti tifosi, Jovane Cabral arriva in prestito con diritto di riscatto dallo Sporting Lisbona. Valutato attorno ai 4 milioni (Transfermarkt lo valuta 3.5 milioni), l'ala lusitana sta cercando il riscatto dopo alcune stagioni in ombra tra Lazio e proprio Sporting Lisbona. Stando a queste prime cinque giornate di campionato, si può dire che Cabral ce la stia mettendo davvero tutto per buttarsi alle spalle un periodo negativo e rilanciarsi all'interno del calcio che conta.

Cabral, l'uomo in più di un attacco abulico

In attesa del ritorno in pianta stabile di Boulaye Dia, il capoverdiano si è messo subito in mostra fin dal match con l'Udinese mostrando tutte le sue qualità. Grande corsa, capacità di saltare l'uomo e di farsi trovare sempre al centro dell'attenzione. È vero che spesso pecca di precisione (e, in questa prima fase di campionato, anche di fortuna, considerati i tre legni presi in quattro partite) ma con lui in campo la manovra offensiva si fa più imprevedibile e, di conseguenza, pericolosa. 

In questo avvio di campionato è il giocatore che trova il tiro con maggior facilità, grazie alla sua incredibile capacità di saltare l'uomo in uno contro uno. L'esplosività del giocatore capoverdiano è un elemento essenziale, se si considera che l'unico altro elemento in rosa con un tale livello di capacità atletica è proprio il senegalese Boulaye Dia. Cabral si trova molto a suo agio sulla trequarti (preferibilmente volando sulle fasce), ma anche nel ruolo di falso nueve è riuscito a creare più di un pericolo. 

La ricerca del pallone nel fraseggio stretto, più che nella profondità

Se si vanno a rivedere le principali azioni offensive dei granata nel match contro il Frosinone, lo zampino di Cabral è praticamente sempre presente, ora come assistman e ora come finalizzatore. Una delle caratteristiche (che rientra sia in quelle tecniche che caratteriali) è la ricerca costante del pallone attraverso il movimento che faciliti il passaggio. Non un giocatore che punta alla profondità - come potrebbe cercare di fare Botheim - ma che parte dal basso e, pur lasciando l'area "più leggera", aumenta notevolmente la capacità di creazione. A quel punto, i trequartisti veri (nel match con il Frosinone, Candreva e Kastanos) possono salire e spingere fin dentro la stessa area di rigore.

Ovviamente, manca sempre un riferimento di ruolo che riesca a convertire le trame di gioco in palloni in fondo alla rete. Però, rispetto alle giornate precedenti, lo sforzo di Cabral è risultato determinante per aumentare notevolmente il volume di gioco offensivo. Nel match di ieri i granata hanno tentato la conclusione per ben 19 volte (contro le 9 del Frosinone). Di queste, però, solo 6 sono andate verso lo specchio difeso ottimamente da Turati (migliore in campo per i ciociari). Ciò significa che, almeno nella capacità di costruire, la squadra di Sousa è ben presente e attrezzata, grazie anche ad un Jovane Cabral carichissimo, volenteroso di uscire dal campo con la lingua "a mo' di cravatta", parafrasando le parole del tecnico granata.

Con il ritorno di Dia può tornare a rivestire il ruolo di rifinitore

E allora, date le premesse, si può dire che tra una integrazione in gruppo ancora da completare e la mancanza momentanea del vero finalizzatore, le possibilità che Jovane Cabral possa aumentare il suo rendimento sono più che concrete. L'ala capoverdiana potrebbe infatti tornare a giocare con compiti da rifinitore e migliorare nettamente la scelta di tiri per partita.

Insomma, la Salernitana è a quota tre punti, attualmente in zona retrocessione dopo cinque giornate e con altre concorrenti che corrono verso la salvezza (il Lecce è addirittura in piena zona Champions), ma i segnali positivi, per Sousa e i suoi uomini, ci sono. Cabral, insieme a Martegani (QUI il focus sull'argentino, che si conferma valido a distanza di un mese) e l'eterno Candreva, può essere l'arma in più per puntare alla terza salvezza consecutiva in Serie A, in quella che si prospetta, in ogni caso, come una stagione molto più dura del previsto.