"Non ho voglia di ripetermi. La mia analisi sarà fatta dopo quella del direttore (che parlerà alle 15,30 all'Arechi, nda). Aspetto di poter conoscere la sua idea per poi esprimermi". Così Paulo Sousa, allenatore della Salernitana, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sul mercato dei granata. "I nuovi si devono ambientareperché necessitano di una stabilità emozionale. Non parlano una parola d’italiano, qualcuno nemmeno una lingua percettebile. Dobbiamo avere pazienza, permettergli di integrarli al meglio perché siamo alle prese con nuove sfide, partendo dalla lingua agli atteggiamenti in campo affinchè possano essere utili. Cabral è l’unico che conosce già il campionato e può velocizzare i suoi progressi, con un’esperienza già importante in un modulo che lo vede agire sulla fascia ma lo sto valutando anche in altre posizioni. Tchaouna? E’ un sinistro che gioca sulla destra ma che ha fisicità. Sa che deve migliorare molti aspetti, come non cercare sempre l’uno contro uno. Il calcio francese è molto diverso da quello italiano ed è per questo che deve fare molta strada. Ma ha voglia di fare".
Non è da escludere qualche novità dal punto di vista tattico: "Già con l’Udinese durante la partita abbiamo aggiustato il vestito tattico ed è qualcosa che faremo perché abbiamo calciatori in rosa che ci permettono di fare questo sia a livello strategico che durante la lettura della sfida. La crescita si deve fare passo dopo passo: sono centrato su uno sviluppo individuale e collettivo. Martegani? Agustin è entrato in una partita in cui l’avversario era calato in freschezza e le distanze fra i reparti erano aumentate, permettendogli di fare la differenza. Lui è stato acquistato per giocare in una linea più bassa ma non lo vedo ancora lì. Ha bisogno di tempo per migliorare lì: giocherà ma ha bisogno di capire i tempi di occupazione dello spazio, le dinamiche della transizione e della costruzione soprattutto dal basso che è più rischiosa. Lui ha dimostrato di avere mobilità sulle corsie esterne ma le nostre dinamiche richiedono altre cose. So che si adatterà perché da buon argentino ha fame, voglia di raggiungere gli obiettivi dando tutto se stessi. Ikwumesi? Le richieste e i tempi, così come la velocità di esecuzione è diversa. Vuole mettersi in gioco, con caratteristiche uniche perché è un centravanti, bravo fisicamente e nel chiedere e cercare la profondità".
Qualcuno potrebbe trovare spazio già a Lecce in una sfida tutt'altro che agevole. "L’attuale Lecce sta facendo molto bene, non solo a livello di organizzazione e mentale perché due rimonte contro big sono importante. Stanno vivendo un grande momento, sono tra le più difficili da battere per resistenza alla pressione, per l’aggressività, per la bravura nel non concedere campo e favorire la costruzione avversaria. Riescono a mantenere questo atteggiamento migliorando però tecnicamente nella pulizia di idea. A Corvino, che ho già avuto a Firenze, vanno fatti i complimenti perché vince il campionato Primavera con giocatori in prima squadra, tanti giovani in grado di incidere e sono la settima squadra per campagna abbonamenti. Sarà una partita molto difficile, complessa ma che dobbiamo portare a casa con disponibilità".