L'impatto di Martegani: nell'orchestra di Sousa si aggiunge il bandoneón

Il talento argentino ha mostrato da subito le sue qualità. E se il buongiorno si vede dal mattino...

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Salerno.  

Così come in un'orchestra in cui ogni musicista ha un suo ruolo ben specifico - che sia esso prevalentemente ritmico o melodico - così in una squadra di calcio di 11 giocatori ci sono giocatori di sostanza e giocatori di qualità; alcuni che accorciano, altri bravi nell'allungare la squadra. Chi dà ordine e chi, invece, genera scompiglio. 

Agustín Martegani, ecco il nuovo bandoneonista

A questa Salernitana, nonostante l'alto tasso tecnico rispetto alle dirette concorrenti per la salvezza, sembrava mancare quel giocatore capace di creare la giocata dal nulla: il talento che con una mossa salta l'uomo (forse anche due) e crea il pericolo in una situazione difficile da risolvere. Nei primi 40 minuti di gioco all' esordio, Agustín Alberto Martegani, fantasista scuola San Lorenzo, ha mostrato di essere il giocatore ideale per far saltare il banco delle difese ben organizzate e arcigne come quella dell'Udinese.

Siamo solo alla prima partita ma nonostante la difficoltà nel trovare il suo posto in campo e la mancanza di intesa con i compagni di squadra, Martegani si è reso protagonista di una serie di azioni personali di pregevolissima fattura, tra scarichi (decisivo quello su Candreva che serve l'assist per Dia), lanci al bacio (uno verso Candreva, che ha trovato la risposta pronta di Silvestri) e pregevoli conclusioni (con ancora una volta l'estremo difensore bianconero pronto ad evitare il colpo della remuntada). A questo, si aggiunge anche la capacità di tenere ben incollate la linea mediana e quella d'attacco, grazie alla capacità di tenere palla e gestire i tempi di gioco.

Come un bandoneonista che necessita di coordinazione e controllo e che può dare un contributo sia melodico che ritmico, così Agustín Martegani esprime il suo gioco, ora con creatività, ora con razionalizzazione degli spazi e del tempo di gioco, in quello che è stato il miglior esordio dei nuovi acquisti di questa sessione estiva (al netto dei segnali molto incoraggianti arrivati anche da Legowski, Cabral e Ikwemesi).

Insieme a Jovane Cabral, un possibile duo di rottura

Particolarmente interessante è l'intesa con un altro dei nuovi arrivati, il capoverdiano Jovane Cabral, che pure sembra avere grandi colpi e soprattutto una grande atleticità, condita da un grande controllo del pallone. Contro l'Udinese si sono viste delle dinamiche interessanti tra i due, e non è da escludere che Sousa voglia approfondire questa sinergia nei prossimi incontri, magari già a partire dall'insidiosa trasferta al Via del Mare di Lecce contro la squadra rivelazione di queste due prime giornate di campionato.

Nella sinfonia di gioco del prossimo incontro - il primo definibile come scontro salvezza -, alle note della pizzica salentina si potrà rispondere con il tango argentino e il fado portoghese.