Salernitana-Ternana 1-0: l'analisi del primo match ufficiale di stagione

Buona la prima per i granata che passano il turno di Coppa Italia senza particolari patemi

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Salerno.  

Vittoria col minimo sforzo per i granata che superano in scioltezza la Ternana per 1-0 e passano al turno successivo di Coppa Italia. Mister Paulo Sousa ha schierato il miglior undici a disposizione, lasciando in panchina Boulaye Dia per permettergli di recuperare gradualmente il ritmo di gioco.

Primo tempo a bassi regimi e maglie strette

La partita viene indirizzata fin dai primissimi minuti sui giusti binari, grazie alla punizione dal limite trasformata dal man of the match Antonio Candreva. Il capitano della Salernitana è un vero e proprio specialista e bissa come nell'ultima gara casalinga della passata stagione contro l'Udinese. Il ritmo di gioco è discretamente basso e la Salernitana impone la sua netta superiorità tecnica sui giocatori della Ternana. Il tecnico Lucarelli non riesce a trovare le giuste contromisure e i suoi si rendono pericolosi solo in una occasione, con un break da centrocampo in cui gli ospiti arrivano al tiro con tre tocchi.

La fase difensiva esce benissimo ai granata, guidati da un Gyomber serafico e capace di metterci una pezza quando deve. In attacco, invece, si sente la mancanza di un centravanti puro. Botheim non può fare reparto da solo e rende al meglio solo quando arretra sulla trequarti. Quando succede, però, si crea un vuoto in area di rigore che costringe i granata a rallentare le operazioni. 

Seconda parte di gara più ispirata grazie alla vivacità di Kastanos e Sfait, oltre al rientro di Dia. Attenzione però a fase difensiva

Il secondo tempo regala qualche emozione in più, complice anche il riassestamento della linea difensiva della Salernitana. Paulo Sousa è costretto a sostituire per infortunio Pirola ed inserisce Fazio. L'esperto giocatore argentino impiega qualche minuto prima di entrare nei meccanismi e nei primi dieci minuti della ripresa si assiste ad una serie di errori e incomprensioni che riguardano l'intero pacchetto arretrato, incluso il leader Norbert Gyomber.

Da segnalare, nei cambi, l'impatto negativo di Maggiore (rispetto a Mamadou Coulibaly) e l'estro di Sfait (entrato al posto dell'infortunato Lovato). Il giovane rumeno fresco di primo contratto da professionista ha messo in mostra alcune delle sue principali qualità. Un giocatore tecnico e veloce, seppur ancora molto leggerino e poco sapiente dal punto di vista tattico, che può crescere in maniera importante. Aggiungiamo che, nel secondo tempo, il redivivo Kastanos - quasi completamente fuori dai radar nella prima parte di gioco - regala una mezz'ora di grande creatività, rendendo più dinamica la manovra offensiva granata.

Bene in difesa, da migliorare la fase offensiva

In sintesi, i granata fanno un ottimo lavoro dal punto di vista difensivo ma trovano grandi difficoltà nel capitalizzare. Non solo sarà fondamentale il reinserimento di Boulaye Dia, ma anche l'arrivo di almeno un'altra punta di riserva, che possa far tirare il fiato al bomber senegalese quando ce ne sarà bisogno. Per oggi, però, va bene così.