Salernitana-Augsburg 2-1, tabellino e analisi del match: Costil,che impatto!

Primo banco di prova per la banda di Sousa. Tante le note positive di giornata

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Salerno.  

È calcio d'agosto e come tale va preso: con leggerezza. Ma il primo appuntamento casalingo della stagione della Salernitana ha tutti i presupposti per affermare che quelle di oggi sono le prove generali della nuova annata. I granata vincono il trofeo Iervolino per 2-1 ribaltando il risultato. Succede tutto nel secondo tempo. Prima il gol su rigore di Tietz. Poi, l'uno-due che abbatte i tedeschi, prima con Coulibaly e poi con Botheim.

Salernitana-Augsburg in sintesi

Primo tempo positivo per i granata, che cominciano subito con ritmi più alti rispetto alla compagine avversaria. Le migliori occasioni arrivano dall'accoppiata Candreva-Sambia. Manca, però, l'ultimo passaggio o la precisione di tiro. L'Augsburg gioca a ritmi bassi ma riesce comunque a farsi sotto, pur con poca cattiveria. Importante l'apporto di Costil che chiude bene la porta con anticipi e uscite perfette. Nota stonata l'infortunio di Bohinen, che esce dal campo per un dolore muscolare. Nel primo tempo succede quindi ben poco, ma ci sono tanti spunti tattici di cui Sousa può essere contento.

Nella prima parte della ripresa, arriva il rigore per la formazione ospite. Dal dischetto va Philip Tietz, che spiazza Costil e fa 1-0. Pochi minuti dopo ecco che arriva il gol da cineteca di Lassana Coulibaly: incursione solitaria da centrocampo, salta un paio di uomini, si accentra e fa partire un destro a giro violento da fuori area che non lacia scampo a Koubek. Sempre i granata hanno l'occasione per ribaltare il risultato con Coulibaly nuovamente protagonista. Il maliano recupera palla a centrocampo e imbecca sulla corsa Bradaric. Il terzino, però, sbaglia tutto e spara addosso al portiere. Pochi minuti dopo arriva anche il primo vero intervento di Costil che respinge benissimo col corpo un tentativo ravvicinato di Pedersen. Il gol però è nell'aria e il pallone cade nella porta difesa da Koubek. Ispiratore dell'azione è Candreva che serve un assist al bacio a Botheim che, stavolta sì, si fa trovare pronto in mezzo all'area e la piazza col sinistro. All'80esimo la Salernitana va vicino al gol del K.O. con l'ennesimo ottimo contropiede. Botheim amministra benissimo il pallone e serve Mamadou Coulibaly con un assist d'oro. Il centrocampista però sbaglia incredibilmente mandando il pallone a lato. A pochi minuti dalla fine, Costil ci mette di nuovo una pezza opponendosi col corpo sul tiro di Beljo. Dagli sviluppi del secondo corner consecutivo, Costil salva, parando un colpo di testa a distanza ravvicinata. Allo scadere dei novanta minuti regolamentari arriva la terza parata decisiva di Benoit Costil, autentico MVP del match. 

Le formazioni e il tabellino di Salernitana-Augsburg

SALERNITANA: (3-4-2-1): Costil; Lovato, Gyomber (dal 77' Fazio), Pirola; Sambia (dal 88' Sfeit), L. Coulibaly, Bohinen (dal 37' M. Coulibaly), Bradaric; Candreva (dal 88' Iervolino), Kastanos (dal 69' Maggiore); Botheim. A disposizione: Allocca, De Matteis, Boultam, Bronn, Motoc. Allenatore: Paulo Sousa.

AUGSBURG (4-4-2): Koubek; Gumny (dal 69' Stanic), Pedersen (dal 72' Zehnter) , Beljo, Uduojhai; Tietz, Iago (dal 83' Bazee), Bauer, Jensen; Mbuku, Komur; A disposizione: Dahmen. Allenatore: Enrico Maaben.

Ammoniti: 28' Uduokhai (A), 58' Gyomber (S)

Marcatori: 53' Tietz (rigore, A),  59' L. Coulibaly (S), 73' Botheim (S)

Arbitro:  Maresca (sez. Napoli). Assistenti: Yoshikawa, Fontemurato. IV uomo: Guida

Spettatori: 3.064

Focus sui singoli: Costil, esordio da veterano. Candreva ringiovanito. Botheim bene quando gioca qualche metro più indietro

Non ce ne vogliano i giovani portieri granata che stanno crescendo all'ombra della leggenda Ochoa, ma Benoit Costil trasmette una serenità senza pari, e si dimostra estremamente affidabile sia nelle uscite, sia nel gioco coi piedi. Nella ripresa, salva il risultato in almeno tre occasioni. I 36 anni e le 600 partite ufficiali dell'estremo difensore transalpino si sentono: in positivo. Non poteva esserci esordio migliore per lui.

Il tempo passa, ma tra i migliori della formazione granata c'è sempre il capitano Antonio Candreva, che spazia da un lato all'altro della trequarti con la vivacità di un ragazzo della primavera. Regge fino ai minuti finali, poi lascia il campo tra gli applausi scroscianti dei tremila dell'Arechi.

Infine, si registra il secondo tempo davvero sontuoso di Lassana Coulibaly. Dominatore del centrocampo, quando gli altri calano lui alza il ritmo. Non solo per il gol da cineteca: Lassana è l'anima viva del centrocampo. Con il maliano in campo è come giocare in 12 contro 11.

Focus tattico. Sambia-Candreva, prove di grande intesa (con Kastanos stacanovista)

Sousa può essere contento anche dall'approccio tattico dei suoi, che mostrano maggior fluidità nella manovra offensiva e mantengono alta la concentrazione nella fase di non possesso.

Partendo proprio dalla retroguardia, Gyomber è il vero pilastro della linea di difesa, gestendola sapientemente. Immediato l'apporto di Costil, molto preciso nei tempi d'uscita e nel far ripartire l'azione. L'occasione del rigore non nasce da una vera e propria disattenzione, anche se si poteva fare meglio dal punto di vista delle marcature.

In fase offensiva si nota l'assenza di Boulaye Dia, giocatore capace di creare break sia nello stretto che in velocità e di costringere le squadre avversarie ad abbassare il baricentro. Erik Botheim migliora dal punto di vista atletico ma ha bisogno di altro tempo prima di portare i motori a pieno regime e mostra la miglior versione di sé quando gioca sulla trequarti. Il match di oggi mette in evidenza l'importanza di prendere quanto prima una prima punta di ruolo, per evitare di adattare alla buona gli altri giocatori offensivi della rosa.

Spicca la grande intesa sull'out di destra, con il duo Sambia-Candreva che crea tanti grattacapi alla difesa teutonica. Ottimi i dai e vai tra i due giocatori, che riescono ad affondare nella parte esterna dell'ultimo terzo di campo. Da notare anche la predisposizione di Grigoris Kastanos nell'appoggiare la manovra verso la zona d'attacco che non è di sua stretta competenza. Nella manovra di accentramento, il cipriota fa densità e crea disagi alla retroguardia dell'Augsburg. Sousa, inoltre, sceglie di scambiare con frequenza i due a sostegno di Botheim, togliendo punti di riferimento alla retroguardia.

Nella ripresa si è evidenziato uno dei punti forti della Bersagliera: la transizione offensiva. Quando si allungano i reparti, i granata possono fare malissimo. I due gol della Salernitana - e il potenziale terzo sbagliato clamorosamente da Mamadou Coulibaly - nascono tutti dalla stessa fase. Da migliorare, invece, le fasi di non possesso con baricentro basso. Lì, i granata soffrono troppo e solo gli interventi provvidenziali di Costil hanno permesso alla Salernitana di "tenere in casa" il Trofeo dedicato alla memoria del presidente (che, per l'occasione, viene alzato proprio da Antonio Pio Iervolino).