Curva Nord, tifo granata in rivolta: «Adesso basta, l'Arechi diventi da serie A»

Duro affondo da parte del Centro di Coordinamento Salernitana Clubs e Salerno Club 2010

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Salerno.  

Nel giorno del 104esimo compleanno della Salernitana, in città tiene banco con forza la vicenda relativa alla possibile riapertura della Curva Nord. Una questione spinosa, diventata motivo di scontro politico e sulla quale anche la tifoseria ha voluto far sentire la propria voce. 

Il presidente del Centro Coordinamento Salernitana Club, Riccardo Santoro e tutto il direttivo, con una nota, hanno rivolto un appello all'Amministrazione affinchè adotti tutte le misure necessarie per consentire l’apertura al pubblico del settore Curva Nord dello stadio Arechi. 
«Stiamo seguendo da vicino - precisa Santoro - tutta la vicenda relativa ai lavori strutturali che consentano finalmente l’apertura del settore Curva Nord al popolo salernitano. Siamo ormai una realtà di serie A e non possiamo consentirci di giocare le gare casalinghe in un impianto monco di un intero settore, che una volta aperto consentirebbe non solo una maggiore capienza dell’impianto ma anche un netto abbassamento del costo dei biglietti d’ingresso, andando incontro in particolare alla parte più debole della popolazione. Il CCSC non deve fare battaglie contro l’amministrazione comunale, nè essere quiescente davanti alle legittime richieste che vengono dai tifosi granata. Ecco perchè, nel pieno rispetto dei ruoli, invitiamo il sindaco di Salerno e l’intera amministrazione ad adottare anche misure temporanee che possano consentire l’apertura della Nord. In attesa dei tempi degli espropri per la realizzazione del parcheggio ospiti, si potrebbe - ad esempio - adottare la stessa soluzione che hanno scelto diverse città italiane, dove i sostenitori ospiti possono utilizzare un parcheggio (auto e bus) loro dedicato a debita distanza dall’impianto, per poi essere trasferiti allo stadio tramite navette apposite. Ciò consentirebbe di bypassare l’attuale situazione di stallo e arrivare all’obiettivo. O in alternativa ripiegare su una soluzione ulteriore, come potrebbe essere quella già adottata anni orsono, quando la Nord era divisa in anello inferiore per gli ospiti e superiore per i locali, prevedendo ingressi separati da barriere mobili come accade, ad esempio, allo stadio di Milano».

Affondo del Salerno Club 2020: «Adesso basta»

Sulla vicenda è intervenuto anche il Salerno Club 2010, presieduto da Salvatore Orilia. «Il Salerno Club 2010 è davvero stufo per tutte queste prese in giro. Si pretende chiarezza: l’amministrazione comunale deve farci capire che cosa vuole fare. Stiamo vivendo in città in un degrado totale ma noi vogliamo comunque soffermerci solo sull’aspetto calcistico: non si possono accettare giustifificazioni prive di qualsiasi fondamento, vedasi la creazione di un parcheggio riservato ai tifosi ospiti in prossimità dello stadio. 
Basterebbe seguire la Salernitana in trasferta per capire che ovunque si utilizzano servizi navette per trasportare i supporters che vengono da fuori. Solo pochi giorni fa si prospettava l’apertura della Curva Nord e tale evento veniva sbandierato da più persone, neo militanti nel panorama della tifoseria granata. Ed invece ciò non è stato!
I tifosi granata devono svegliarsi ed aprire gli occhi: siamo stanchi di vedere le partite bagnati dall’acqua piovana con servizi igienici  fatiscenti in alcuni settori dello stadio. I sediolini sono sporchi con servizi inesistenti in alcune parti ed è accertata l’impossibilità per i disabili di accedere ovunque. Inoltre è vergognoso che qualcuno si presenti ad inaugurare targhe in un Vestuti che cade a pezzi. 
La società della Salernitana vuole fare le cose in grande e purtroppo questo non è stato consentito dall’Amministrazione comunale che non ha i mezzi per realizzare quanto necessario. Anche perché i tempi della burocrazia pubblica non coincidono con quelli dell’iniziativa privata. Pertanto svegliamoci tutti insieme e facciamo sentire all’unisono la nostra voce per fa si che lo stadio Arechi  diventi finalmente uno stadio di Serie A».