Non ha retto l'emozione Morgan De Sanctis, direttore sportivo della Salernitana che si è commosso durante la cerimonia di commemorazione dei quattro tifosi granata morti nel rogo del treno Piacenza-Salerno. Il dirigente, intervenuto in rappresentanza della società, ha parlato a cuore aperto, mostrando umanità, sensibilità ed attaccamento alla storia del cavalluccio marino. "Purtroppo nella storia della Salernitana c’è questo lutto enorme, in forma privata ho avuto l’opportunità con il team manager Salvatore Avallone di visitare il cimitero e le tombe dei quattro ragazzi. Ho incrociato gli sguardi dei loro familiari", ha detto De Sanctis dal palco, parlando della tragedia di Ciro, Peppe, Simone ed Enzo. "L’impegno è di continuare a onorare profondamente la loro memoria mettendocela tutta nel nostro lavoro, chi entra nella famiglia Salernitana deve sapere cosa successe a questi ragazzi e deve assumersi l’impegno di continuare a dare tutto anche per loro. E’ un dolore che non si deve dimenticare, mi aspettavo tante cose dalla Salernitana che, poi, sono successe”.
L'ex portiere di Roma e Napoli, dopo aver rivolto un pensiero a Ciro Esposito, l'ultras azzurro ucciso prima di una partita, ha sottolineato la responsabilità di rappresentare la società granata. "Rappresentare la Salernitana è una responsabilità sono l’ultimo arrivato nel club. Quando hai questa responsabilità di occupare un ruolo importante come quello di diesse devi subito prendere atto della storia del club. E la storia granata è piena di cose belle, forse le pagine sportive più belle le stiamo scrivendo adesso e ci prendiamo l’impegno di continuare a scriverle”, ha proseguito il ds che ha parlato anche della forza e del "peso" della tifoseria granata."Soprattutto fuori casa la nostra tifoseria è una delle più ordinate, calorose, numerose. Per me è stata una cosa inaspettata, voglio immaginare che questi quattro ragazzi continuano ad accompagnare tutti. Io - ha detto commuovendosi - faccio il direttore: i miei giocatori, i nostri giocatori, sanno che devono mettercela tutta e non mi capita spesso di emozionarmi, ma stavolta ne vale la pena”.
foto Us Salernitana 1919