Kastanos a DAZN Talks: "Salernitana progetto serio e io voglio starci dentro"

Il cipriota dichiara il suo amore per Salerno, per i granata e... per Sousa

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Salerno.  

Grigoris Kastanos parla a 360 gradi a DAZN Talks e dichiara il suo amore per Salerno e la Salernitana. Il centrocampista cipriota conferma che Sousa ha dato un liberi tutti per quattro giorni. "Sì, dopo la vittoria con l'Atalanta è entrato nello spogliatoio e ci ha dato questi quattro giorni liberi. Va bene così! In quattro giorni liberi si fa di tutto. Peccato che qui a Salerno non c'è bel tempo. Tanti compagni sono andati via ma io non ci sono riuscito perché la mia ragazza è a casa con l'influenza. Ne approfitto per riposare. Poi se vinciamo anche a Roma gli chiedo altri quattro giorni (ride)".

Kastanos spera di non soffrire più come l'anno scorso

Il centrocampista fa una comparazione tra le due stagioni in A. "Credo che una stagione come quella dell'anno scorso non la voglio più vivere! Tra l'ansia e queste cose qua... È stato un miracolo quello che abbiamo fatto. Questa stagione qui invece siamo stati più sereni. Dopo gennaio la squadra è cresciuta tanto, abbiamo fatto tanti risultati utili consecutivi. Gli obiettivi credo che li stiamo raggiungendo".

Gli si chiede che tipo di allenatore sia Paulo Sousa: "È un grande motivatore ma è tutto tranne che calmo! Abbiamo un grande allenatore, appassionato del calcio e non lascia niente al caso. Lui ci dà sempre consigli su come possiamo migliorarci e fa di tutto per portare i suoi giocatori al 100% sia dentro che fuori dal campo. Poi ti fa crescere molto anche come carattere. Siamo fortunati di averlo a Salerno. Io proprio mi sento fortunato. Abbiamo parlato molto con il direttore e il mio procuratore, inizialmente dovevo andare via, è vero, però nessuno voleva che io partissi per andare in serie B, per campionati inferiori. Poi è arrivato il mister ed è cambiata l'aria, ha portato entusiasmo. Io ho continuato a fare quello che facevo prima, il mister ha visto che stavo facendo bene e mi ha buttato dentro. Io sono stato bravo a cogliere l'opportunità che mi ha dato. Poi mi ha dato davvero tanta fiducia e io cerco di ripagarla sempre dentro il campo".

Il cipriota fa un inciso proprio sul passato. "Voglio ringraziare anche la proprietà precedente che ha avuto fiducia in me e mi ha permesso di prendere la promozione dalla B alla A. Poi è vero che abbiamo passato un periodo molto difficile. Fino al 31 dicembre non sapevamo se dovevamo giocare per la Salernitana o fare altre scelte e a quel punto si presenta Iervolino e da lì succede qualcosa, si avvia un ciclo molto positivo, portando il grande direttore Sabatini e facendo un miracolo sportivo. Credo che il nostro presidente abbia grandi idee e ambizioni. Questo a me piace. Credo che la Salernitana farà grandi cose".

Il grande rapporto con i compagni di squadra e gli obiettivi professionali

Poi c'è quella grande complicità con Candreva. "Antonio è un campione, fa sempre la cosa giusta. Sappiamo giocare a calcio. Ho trovato lui che mi aiuta molto. Mi piace giocare con calciatori che hanno in mente quello, il calcio. Io sono uno di questi".  E prosegue: "Io cerco sempre di aiutare i miei compagni. Quella partita col Napoli mi è rimasta nel cuore, perché abbiamo fatto di tutto per giocarcela fino alla fine. Quel gol di Dia mi ha riempito di gioia".

"Ho sempre fissato degli obiettivi nella mia vita personale e in quella professionale. E tra questi, ovunque andrò, voglio scrivere una storia, per la gente, per me, per i ragazzi che non mi vogliono bene e per quelli che mi vogliono bene. A Salerno, piano piano sto riuscendo a fare qualcosa di importante. Credo che la Salernitana inizia ad avere un progetto molto serio e io voglio starci dentro. Voglio dare tutto qua. Hai tutto per fare tutto". Un progetto in cui "la salvezza sarà sempre il primo obiettivo. Ora sarebbe facile parlare di altro. A me non piace parlare troppo, mi piacciono più i fatti".

L'importanza dei buoni esempi

C'è tempo per fare una parentesi su Cristiano Ronaldo, avendo condiviso lo spogliatoio con l'asso portoghese per due anni alla Juve. "Lui è una macchina. Quando sei lì non capisci con chi hai a che fare. Una volta che vado via e guardo il mare, ricordo quegli anni e penso con chi ho condiviso lo spogliatoio. Lui mi ha fatto crescere tanto dal punto di vista caratteriale. Mi ha fatto vedere che anche i campioni non smettono mai di lavorare. Ronaldo ha tutto nella vita ma è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene. È un esempio". Facendo comparazioni tra campioni, si parla anche di Ribery. "Anche lui rientra nella categoria dei campioni. Ci capivamo perfettamente in campo. Evidentemente devo giocare con dei campioni!".

Pita per tutti

E ironicamente (forse), Kastanos fa una promessa per l'anno prossimo, che "Se facciamo 48 punti, offro a tutti una pita". Ammette che la cosa migliore di Salerno, a livello gastronomico, è la mozzarella (anche se non ne mangia molta).

Kastanos si esprime anche sui cori dell'Arechi. "Mi hanno chiesto poco tempo fa sul tifo della Salernitana. E io dico che chi non ama il tifo della Salernitana non ama il calcio. Perché questo è un tifo da Champions League, non da Conference" e canticchia uno dei cori più celebri della Sud. Poi, scherza sul suo passato e la sua fluenza nella lingua italiano."Se arrivavo prima a Salerno non imparavo l'italiano! Ma prometto che voglio imparare il dialetto, perché mi piace. Comunque a noi che siamo arrivati giovani, facevamo solo italiano, 10 ore al giorno, era impossibile non imparare".

Sogni di Champions

Sul futuro, "Ancora non ho fatto niente. Ho voglia di fare molto, molto di più" e sulla sua posizione in campo e la sua grandissima duttilità - è uno dei giocatori jolly per eccellenza - scherza anche con Ochoa, dicendogli di stare attento "Perché prima o poi gli ruba il posto in porta". E si chiude così, chiedendo qual è il sogno di Kastanos. "Giocare in Champions". Con la Salernitana? "Perché no!"