Salernitana-Atalanta 1-0, Gasperini: "Questa non è la mia squadra"

Il tecnico degli orobici parla più dei propri demeriti che dei meriti della Salernitana

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Salerno.  

Il tecnico atalantino Gianpiero Gasperini si presenta in sala stampa dopo la sconfitta per 1-0 contro la Salernitana visibilmente insoddisfatto e "attaccando" i suoi stessi giocatori. Gasperini afferma che nel secondo tempo "siamo calati sotto tutti gli aspetti, da quello fisico e atletico fino a quello motivazionale. Sembrava che non stessimo giocando una partita di questa importanza. Abbiamo avuto un calo che non giustifica la classifica che abbiamo e di questo mi dispiace davvero molto. Mi sento di essere responsabile di non aver toccato i tasti giusti sui miei giocatori. Ora in questo finale di stagione vedremo cosa succederà. Il settimo posto sembra ormai garantito ma il sesto posto ci darebbe la sicurezza di andare in Europa. Forse non sono riuscito a far capire ai ragazzi l'importanza di questa partita".

Gasperini fa mea culpa: "ho presentato una squadra cotta e senza fame"

Sulle inversioni tattiche tra primo e secondo tempo: "Le partite durano 90 minuti e quello che fai in 45 non è sufficiente. Nel primo tempo ci è mancata la qualità per realizzare. Nel secondo tempo invece sono sparite tante cose. Purtroppo ho presentato una squadra praticamente cotta".

Sulle differenze tra andata e ritorno contro la Salernitana. "È una squadra che cresce e sono convinto che l'anno prossimo potrà salire anche di fascia. È una bella realtà e noi oggi siamo stati invece una bruttissima copia di noi stessi".

Se c'è una giustificazione per le tante assenze. "C'è stato un calo generale di tutti. Anche per le sostituzioni sono entrati giocatori forti, da Atalanta. Quando l'atteggiamento in campo è questo, c'è poco da dire. Sarebbero tutte scuse".

Infine, Gasperini crede che "Vanno sottolineati i meriti della Salernitana, chiaramente, e credo che noi invece abbiamo fatto troppo poco dal punto di vista caratteriale. Ho visto della rassegnazione, del pressapochismo. Ho presentato una squadra non degna della posizione in classifica che ha". Una dichiarazione che lascia intendere che è più per colpa degli orobici stessi piuttosto che della grande prova di carattere - specialmente nel secondo tempo - della formazione di casa.