Sono passate (molto) sotto traccia ma nell’ambiente Salernitana hanno fatto molto rumore. Dal 19 aprile Mara Andria non è più la responsabile marketing e comunicazione della società granata. La professionista salernitana ha ufficializzato l’addio al club del cavalluccio marino, mettendo nero su bianco le sue dimissioni. Un addio pesante, soprattutto alla luce del ruolo dirigenziale ricoperto da Andria che, nei primi sedici mesi di presidenza Iervolino, oltre a rilanciare in modo impattante e moderno l’area comunicazione del club (i social hanno fatto e continuano a far registrare numeri da capogiro; i dirigenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi con stampa, tifoseria e città all’insegna della trasparenza), ha spesso avuto compiti di rappresentanza anche sui tavoli istituzionali. Ironia del destino la sua ultima uscita pubblica con il cavalluccio marino sul petto è stata proprio a Palazzo di Città: lunedì 17 aprile Andria ha accompagnato l’ad Maurizio Milan in Comune, presenziando alla conferenza stampa indetta da Comune e Salernitana per presentare i dettagli della convenzione d’uso dello stadio Arechi. A distanza di 48 ore avrebbe rassegnato le sue dimissioni, lasciando vacante nell’organigramma del club la casella di responsabile marketing (Gianluca Lambiase resta a capo dell’ufficio comunicazione e partner).
In queste ore, intanto, è già partito il toto-nomi per la possibile successione. Da Napoli è rimbalzato con forza il nome di Alessandro Formisano, Head of Operations, Sales & Marketing (capo delle operazioni, vendite e marketing) della società azzurra, con la quale collabora da 17 anni. La Salernitana, dal canto suo, non conferma e non smentisce ma l’indiscrezione rilanciata dagli ambienti partenopei sarebbe molto concreta. Formisano è stato protagonista di grandi operazioni commerciali nella società partenopea, ha maturato grande esperienza nel mondo del calcio e, secondo tanti, potrebbe rappresentare il profilo ideale per le ambizioni di Danilo Iervolino che intende costruire una grande società sia dentro il campo che fuori.