Napoli-Salernitana 1-1, le pagelle dei granata: Dia il guastafeste

Il senegalese strozza l'entusiasmo di migliaia di tifosi partenopei

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Salerno.  

Rimangono srotolati per almeno qualche altro giorno i tappeti azzurri per la città e nei salotti televisivi, dove si parlava già del giorno chiave per lo scudetto partenopeo. E il Napoli si è guadagnato lo scudetto sul campo, distruggendo la concorrenza fin dall'inizio del campionato e allungando sempre più sulle dirette inseguitrici senza mai dar segni di cedimento. A due punti dalla certezza matematica, però, il Napoli non affonda nel corpo di una Salernitana mai doma, che non solo non si è arresa al ruolo di vittima sacrificale ma ha mostrato tutta la sua ritrovata solidità difensiva. La Salernitana strappa un pareggio al Maradona e prolunga a nove la striscia di risultati utili consecutivi in campionato. Tutti promossi (o quasi), perché contro questo Napoli, caricato a mille da un pubblico straordinario, anche il pareggio equivale ad una grande vittoria.

Le formazioni e il tabellino di Napoli-Salernitana (1-1)

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera (37' st Juan Jesus); Anguissa, Lobotka, Zielinski (15' st Raspadori); Lozano (15' st Elmas), Osimhen, Kvaratskhelia. A disp: Gollini, Marfella, Bereszynski, Ndombele, Ostigard, Gaetano, Demme. Allenatore: Spalletti

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc (40' st Lovato), Gyomber, Pirola; Mazzocchi (24' st Sambia), Coulibaly, Vilhena (24' st Piatek), Bradaric (24' st Bohinen); Candreva (1' st Botheim), Kastanos; Dia. A disp: Fiorillo, Sepe, Bronn, Troost-Ekong, Maggiore, Iervolino, Nicolussi Caviglia, Bonazzoli. Allenatore: Sousa

Arbitro: Marcenaro di Genova - assistenti: Meli e Alassio. IV uomo: Volpi. VAR: Di Martino - Avar: Fourneau

RETI: 17' st Olivera (N), 39' st Dia (S)

NOTE. Espulso al 45' Paulo Sousa. Ammoniti: Zielinski (N), Olivera (N), Daniliuc (S), Pirola (S). Angoli: 10-0. Recupero: 1' pt - 5' st

Le pagelle dei granata: prova di cuore, testa e polmoni. Ochoa e Dia rovinano i piani di una città intera

Ochoa. Partita ancora una volta eccellente per il guardameta messicano. Le prende (quasi) tutte e salva il risultato con almeno tre interventi decisivi e ad alto coefficiente di difficoltà. Voto 7

Daniliuc. Nonostante sia stato scavalcato nelle gerarchie, l'austriaco si fa trovare più che pronto e regala una prova di grande sostanza contro avversari estremamente ostici. Voto 6,5 (Dal 85' Lovato. Entra quando la carica del Napoli è in fase di esaurimento e tiene botta negli ultimi minuti dell'incontro. Voto 6)

Gyomber. Un mastino. Poco elegante ma estremamente efficace, riesce a mettere la museruola ai talenti offensivi del Napoli. Una stagione in crescendo. Sul finale si perde Kvara, su cui fortunatamente interviene, con la solita stirata felina, il portiere messicano. Voto 6,5

Pirola. È diventato il compagno di reparto inamovibile di Gyomber per una ragione. Il giovane talento italiano garantisce sempre più sicurezza e rispetto ai compagni di reparto riesce a dare un contributo interessante anche come torre sui calci piazzati. Bene anche oggi. Voto 6

Mazzocchi. Napoletano d'origine e salernitano d'adozione. Oggi ha giocato con il proverbiale "sangue agli occhi" e ha regalato una grande prestazione. Voto 6.5 (Dal 70' Sambia. Entra bene e fa un buon lavoro in fase offensiva sulla fascia sinistra. Meno incisivo rispetto a Paco, sopperisce con una grande fisicità che garantisce maggior quantità a centrocampo. Voto 6)

Coulibaly. Con un centrocampo intenso come quello partenopeo, non spicca come suo solito. Ma fa quello che deve fare, sporca palloni e dà una grande mano sia in fase di pressing che in costruzione. Voto 6.

Vilhena. L'olandese è un giocatore completamente rinato e finalmente è sempre nel vivo della manovra. Inoltre, ha aumentato l'apporto in fase di copertura e oggi si è scontrato in più di una occasione con Oshimen. Veramente apprezzabile per attitudine e aggressività. Voto 6,5 (dal 70' Piatek. Entra e dà profondità alla squadra. Si rende pericoloso quasi subito ed è tra i primi a credere nella rimonta. Voto 6,5)

Bradaric. In affanno contro la mina vagante "Kvara", gli spetta un compito difficilissimo e fa il possibile per arginare il georgiano. Non lo disinnesca ma, almeno, ci prova. Voto 5 (dal 70' Bohinen. Entra con spigliatezza. Va vicinissimo al gol del colpaccio che avrebbe potuto regalare un ulteriore e decisivo allungo sulla terzultima. Voto 6,5)

Candreva. Giornata abbastanza diffiicile a causa dell'assetto che non permette di mettere in mostra le sue qualità. Esce all'intervallo per un cambio più di natura strategica. Voto 5,5 (Dal 46' Botheim. Il norvegese è essenziale per alzare il baricentro della squadra. Fa a sportellate e si fa trovare pronto, seppur senza brillare. Voto 6)

Kastanos. Primo tempo difficile ma volto a un gran lavoro di interdizione. Nella ripresa ri-assume anche dei ruoli più consoni di natura propositiva. Come sempre, suda la maglia e macina chilometri. Instancabile. Voto 6

Dia. Un lampo che illumina gli occhi dei tifosi granata e che lascia a bocca aperta i migliaia di tifosi partenopei accorsi a celebrare lo Scudetto. Che dire: un vero e proprio guastafeste. Voto 7,5 (MVP).