I granata escono indenni dalla fossa dei leoni e strappano un punto con merito assoluto ai campioni d'Italia in carica, grazie all'1-1 maturato a San Siro nel posticipo della 26a giornata. La Salernitana sembra essere davvero rigenerata dalla cura Sousa e se la partita con la Samp aveva lasciato ancora qualche dubbio (specialmente per la fase offensiva), il match di oggi è stato ben gestito in entrambe le fasi. Non c'è stato un numero importante di grandi occasioni e la differenza l'hanno fatta spesso e volentieri i due portieri, Ochoa in primis. I granata si portano a 26 punti e mantengono le distanze dal Verona, fermo a 19.
Le formazioni e il tabellino del match
MILAN (3-4-1-2): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Saelemaekers (32' st Florenzi), Bennacer (40' st Tonali), Krunic, Theo Hernandez; Brahim Diaz (18' st De Ketelaere); Leao (18' st Origi), Giroud (18' st Ibrahimovic). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Vasquez, Calabria, Kjaer, Gabbia, Ballo-Touré, Dest, Bakayoko, Pobega, Vranckx, Adli, Rebic. Allenatore: Pioli
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc, Gyomber, Pirola (22' st Lovato); Mazzocchi (37' st Sambia), Bohinen (37' st Crnigoj), Coulibaly, Bradaric; Candreva (22' st Bonazzoli), Kastanos (11' st Piatek); Dia. Allenatore: Paulo Sousa. A disposizione: Fiorillo, Sepe, Nicolussi Caviglia, Maggiore, Iervolino, Vilhena, Botheim, Valencia. Allenatore: Paulo Sousa.
ARBITRO: La Penna di Roma 1 - assistenti: Zingarelli e Di Monte – IV uomo: Perenzoni - Var: Banti - Avar: Guida
RETI: 46' pt Giroud (M), 16' st Dia (S)
NOTE. Spettatori 72mila di cui 4mila da Salerno. Ammoniti: Giroud (M), Sambia (S), Coulibaly (S), Tomori (M), Dia (S). Angoli: 6-4. Recupero: 1' pt - 8' st
Milan-Salernitana, le pagelle dei granata: Día fa il suo dovere. Bene tutta la retroguardia. Ochoa è infinito
Ochoa. Viene sorpreso dal colpo di testa a distanza ravvicinata (anzi, ravvicinatissima) di Olivier Giroud. Poi, sale in cattedra nel secondo tempo con degli interventi straordinari, a cui la piazza si sta ormai abituando. In pieno recupero, si stira su un tiro velenosissimo di Ibra. Una prestazione maiuscola che certifica le ragioni per cui è estato inserito nella lista dei migliori 50 portieri del mondo. Semplicemente infinito. Voto 7,5 (MVP)
Daniliuc. Contro una delle formazioni più pericolose dal punto di vista offensivo, i granata trovano una delle migliori prestazioni dal punto di vista difensivo. Regge benissimo e insieme a Pirola si rivela come il miglior prospetto difensivo della squadra. Voto 6,5
Gyomber. Il veterano si perde Giroud in occasione del gol del vantaggio rossonero, anche se più che errore del giocatore granata è merito dell'attaccante francese. Per il resto, sempre presente e gestisce con sapienza la linea difensiva. Voto 6
Pirola. Molto bravo come il resto del reparto. Sta diventando una sicurezza per il pacchetto arretrato, specialmente da quando Gyomber è tornato a comandare la difesa. Esce probabilmente per precauzione. Voto 6,5 (dal 67', Lovato. Dà meno garanzie rispetto a Pirola, ma non commette errori compromettenti. Una sufficienza con un po' di patemi d'animo. Voto 6)
Mazzocchi. Partita da vero leader. Non affonda particolarmente in avanti a causa dei compiti difensivi, che svolge però in modo più che egregio. Il dinamismo dell'esterno in orbita nazionale è mancato, e tanto. Voto 6,5.
Bohinen. Forse la prima vera partita sufficiente da quando è tornato a disposizione del tecnico di turno. Il norvegese controlla la mediana per 87 minuti, prima di lasciare il posto a Crnigoj. Dei segnali di miglioramento importante che potrebbero regalare una preziosa pedina a Sousa per questo finale di stagione. Voto 6 (dal 87' Crnigoj, S.v.)
Coulibaly. Una diga a centrocampo che crea break pericolosi. Anche oggi è riuscito ad incidere in entrambe le fasi- Quando è in forma, rimane uno dei migliori della compagine granata. Voto 6,5.
Bradaric. Stava rischiando di regalare un rigore ai rossoneri, ma fortunatamente il VAR aiuta l'arbitro a rettificare. Forse il più incerto tra i quattro del reparto arretrato, ma mai in vero affanno. Voto 6.
Candreva. Solita partita di esperienza. Non incide molto nella dinamica offensiva a causa dell'impostazione del match, che vede il Milan con il pallino del gioco. Voto 5,5. (dal 67', Bonazzoli. Non riesce ad incidere e sbaglia tante decisioni. Deve ritrovare serenità. Voto 5)
Kastanos. Spreca la prima palla gol del match e non offre tanti spunti a causa di un primo tempo dominato, nel possesso palla, dai rossoneri. Voto 5,5 (dal 56', Piatek. A differenza di altre partite in cui contribuisce molto in fase di non possesso e in costruzione di gioco, oggi è stato particolarmente avulso dal gioco, probabilmente per via della presenza di un altro terminale di riferimento come Dia. Voto 5);
Dia. Il senegalese sbaglia il gol del clamoroso 0-1, grazie anche alla strepitosa lettura di Mike Maignan. Si fa perdonare nella ripresa con un gol da bomber vero, leggendo benissimo lo spazio e infilando il miglior portiere della Serie A grazie ad un guizzo in spaccata. In generale si nota un buon recupero della forma fisica che, da dopo il mondiale, sembrava venuta meno. Voto 7.
Allenatore Paulo Sousa. Il cambio di direzione si riassume nella sostituzione del 67esimo minuto, in cui toglie Candreva per inserire Bonazzoli. Sull'1-1 a poco più di 20 minuti dalla fine, il tecnico portoghese decide di optare per il tridente. Partita giocata a viso aperto fino all'ultimo minuto, con la voglia di andare a fare punti su ogni campo, anche su quelli che, fino a poco fa, sembravano impossibili da conquistare.