Verso Milan-Salernitana: la preview del match di San Siro

Si prospetta presenza da record al Meazza per una delle trasferte più dure della stagione

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Salerno.  

Lunedì 13 marzo la 26a giornata di Serie A Tim si chiuderà con l'incontro di San siro tra Milan e Salernitana. Entrambe le formazioni all'appuntamento arrivano con ritrovato entusiasmo. La Salernitana di Paulo Sousa ha ottenuto 4 punti nelle ultime due gare contro Monza (all'Arechi) e Sampdoria (al Ferraris), facendo registrare due clean sheet di seguito. Merito di Ochoa e di una difesa che ha ritrovato i suoi meccanismi: di una squadra che, in generale, lotta, corre e si sbatte per un obiettivo comune.

I rossoneri campioni d'Italia in carica vengono da un filotto di ottimi risultati: fatta eccezione per il passo falso in campionato contro la Fiorentina, i ragazzi di Pioli hanno staccato il pass per i quarti di finale di Champions League grazie ad una prestazione decisamente a quella offerta dal Tottenham durante i 180 minuti. Per il Milan, l'obiettivo dichiarato è posizionarsi entro le prime quattro posizioni. Per i granata, rimane l'obiettivo di una salvezza da raggiungere il prima possibile e che, evidentemente, non passa da partite come quella di San Siro. Tuttavia, uno sgambetto alla compagine meneghina potrebbe dare morale e ulteriore slancio per la retta finale del campionato.

Milan-Salernitana: la preview e i dati del match di San Siro

Non sarà propriamente match da testa-coda, ma quasi. Il Milan occupa attualmente la quinta posizione, in co-abitazione con la Roma di José Mourinho. I campioni d'Italia hanno raccolto 47 punti grazie a 14 vittorie e 5 pareggi. Sono ben 6 le sconfitte totalizzate finora, frutto di una difesa che senza la guida e la sicurezza di Mike Maignan si è mostrata decisamente in affanno. I rossoneri vantano il terzo miglior attacco del torneo (42 reti) ma anche una delle peggiori difese del lato sinistro della classifica, con 32 gol incassati: più di uno a partita. C'è da segnalare come il rendimento casalingo dei rossoneri sia più che positivo, avendo raccolto 9 vittorie, 1 pareggio e solo 2 sconfitte. San Siro è un fortino e per strappare anche solo un punto servirà una grande prestazione.

La Bersagliera è attualmente al sedicesimo posto in classifica, con 25 punti raccolti in altrettante gare. Si dovesse mantenere questa media (di un punto a giornata), la salvezza sarebbe praticamente assicurata. Dopo le due gare in cui Ochoa ha mantenuto la porta inviolata, la Salernitana lascia l'ultimo posto della classifica per gol subiti (44), avendo fatto di peggio la Cremonese (46 reti subite) guidata da Davide Ballardini. Positivo, invece, il dato offensivo: sono 28 i gol messi a segno. Pesa molto il contributo di Boulaye Dia (8 gol e 4 assist)

Fuori dalle mura amiche, la Salernitana è riuscita a raccogliere 10 punti, frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. La vittoria più prestigiosa è quella arrivata all'Olimpico contro la Lazio di Sarri, in quello che fu probabilmente il più grande capolavoro di Davide Nicola nel suo anno a Salerno. Tra i pareggi "salienti" non si può non citare il 2-2 dello Stadium contro la Juve, in cui i granata andarono vicini ad una storica ed incredibile vittoria. Se i ragazzi in maglia granata giocano senza pressioni, possono sicuramente rendere meglio e regalare qualche gioia - e sorpresa - in più ai tifosi.

Giroud e Leao, i pericoli principali

Non possono che essere Olivier Giroud e Rafa Leao gli uomini da tenere d'occhio tra le fila avversarie. Il portoghese non sta rendendo al massimo come nella passata stagione (in cui fu eletto MVP della Serie A) ma ha comunque messo a referto 8 reti e 6 assist. Numeri simili per Giroud, che sta avendo un leggero calo quest'anno ma che si mostra essere sempre un elemento validissimo e a dir poco essenziale, per la meccanica di gioco di mister Pioli. Il francese ha messo a segno 7 gol e dato il passaggio decisivo in 4 occasioni diverse. Inoltre, Giroud è abituato a segnare quando la posta in gioco è alta o il risultato è in bilico.

Per i granata, si spera nel pistolero Piatek, che non segna da ormai troppe gare. Il polacco gioca bene, fa salire la squadra e si crea le occasioni, ma manca la precisione. Oltre al nazionale polacco, Sousa dovrebbe fare affidamento su Dia, vera punta di diamante della compagine granata. Il senegalese è entrato in quasi il 50% delle marcature granata e risulta un elemento fin troppo "pesante" nell'economia offensiva della Bersagliera.

Un esodo verso l'impresa

Considerata la forte presenza di salernitani nel territorio milanese e la mobilitazione prevista dal territorio verso il capoluogo lombardo, è probabile che si andrà verso un sold-out del settore ospiti. La tifoseria granata si è ricompattata attorno a squadra e allenatore: ne é la prova la grande dimostrazione di affetto e partecipazione dell'ultima settimana, in cui Genova è stata pacificamente invasa dai supporter campani.

I granata proveranno a strappare almeno un punto nella Scala del Calcio, approfittando delle possibili fatiche di coppa dei ragazzi di mister Pioli. Sousa, inoltre, avrà a disposizione quasi tutti gli effettivi (solo Fazio e Troost-Ekong sono ancora fuori). Con lo svuotarsi dell'infermeria, le opzioni per i granata crescono notevolmente, grazie ad una rosa profonda e in cui ognuno sembra voler dare il proprio contributo per raggiungere l'obiettivo stagionale.