Paulo Sousa commenta il match finito a reti bianche tra Sampdoria e Salernitana allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Intervistato ai microfoni di DAZN nel post-partita, il tecnico portoghese trova le chiavi per avanzare ulteriormente e crescere come squadra.
Una partita combattuta e lottata da ambo le formazioni, ma che poteva cambiare se Candreva avesse realizzato il gol nel primo tempo. "Sì è vero, forse pesa tanto perché siamo entrati molto bene in campo. È una partita che sapevamo che sarebbe stata molto difficile. La Samp è una squadra con molta energia che aveva voglia di fare risultato. Noi siamo stati bravi specialmente sui duelli difensivi ma abbiamo perso quelli offensivi. A un certo punto ho cercato di dare più stabilità al gioco ma sapevamo che avremmo avuto momenti di difficoltà. Oggi l'abbiamo avuta in fase di palleggio perché la Samp ci ha pressato molto. Ci è mancato qualcosa a centrocampo per superare il pressing. Abbiamo fatto tre azioni importanti, una in particolare quella con Antonio. Sarebbe stato diverso".
Sousa glissa sulle due punte e parla di identità
Sulla possibilità di avere due punte in campo, ovvero Piatek affiancato da Dia. "La strada futura è essere sempre più chiari con la nostra identità. Una squadra che senza pallone non può speculare. Non possiamo abbassarci troppo e far circolare il pallone. Dobbiamo pressare molto di più. Abbiamo inserito due giocatori importanti come Giulio Maggiore e Pasquale Mazzocchi ma devono ritrovare il ritmo. Soprattutto, dobbiamo lavorare sulla capacità di uscire dalla pressione degli avversari. Ci saranno alcuni frangenti in cui sarà così, in ogni partita. Questo significa che dobbiamo essere più coraggiosi. Ci serve per migliorarci e mettere in difficoltà gli avversari.
Sulla necessità di cambiare qualcosa nella costruzione, anche essendo più sporchi e lavorare con maggior determinazione sulle seconde palle. "Sì assolutamente, stiamo lavorando su questo. Nessuna squadra può pensare di difendere per 90 minuti aspettando che succeda qualcosa. Dobbiamo lavorare sulla costruzione, dobbiamo arrivare sotto porta, creare opportunità per fare gol. Oggi abbiamo avuto un pallone importante con Antonio, poi anche con Piatek. Dobbiamo migliorare sulla continuità del gioco e sull'uscita dalla pressione".
Su Piatek, il giocatore con cui Sousa parla maggiormente durante la partita. "Lui è un giocatore che ti dà profondità, che ti fa alzare squadra, che lavora. Anche di testa è molto forte. Deve ritrovare il gol".