Il mancato ritorno alla Salernitana di Simone Verdi ha finito per sollevare un nuovo polverone sul club granata. Il trasferimento del numero 10 non è stato registrato per tempo e la Lega di serie A non ha concesso deroghe. La Salernitana, pur sostenendo che ci sia stato un malfunzionamento del sistema, ha deciso di non presentare ricorso. Il ritorno sfumato ha lasciato tanti tifosi - e probabilmente lo stesso Verdi - con l'amaro in bocca. Proprio di quelle concitate ultime ore di mercato ha parlato Donato Orgnoni, agente del calciatore, in un'intervista concessa al Corriere dello Sport.
L'agente di Simone Verdi fa la ricostruzione della trattativa
Orgnoni ha spiegato che «l'operazione poteva concludersi già ai primi di gennaio, ma che il via libera è stato dato solo alle 19:08 del 31 gennaio». In pratica 52 minuti prima della chiusura della finestra di mercato. Pur facendo una corsa contro il tempo, dal lato del giocatore era tutto fatto. Secondo Orgnoni, però, «qualcosa si è inceppato per precise responsabilità». «Mi dicono che il presidente avesse dato l'ok la mattina, trovando l'accordo con Cairo», ha aggiunto Orgnoni. «De Sanctis non era sicuramente ben disposto a chiudere l'operazione, non è mai stato un estimatore di Simone»
Orgnoni ha sottolineato come, non appena trovata l'intesa tra i presidenti di Salernitana e Torino, il suo assistito abbia dato un «ok al buio», senza conoscere tutti i dettagli della trattativa. Il giocatore attualmente in prestito al Verona si sente amato dalla piazza di Salerno e avrebbe più volte palesato la volontà di tornare in Campania. Almeno per adesso, però, questo ritorno non s'ha da fare.
Nessun commento da parte della Salernitana
La Salernitana, almeno per il momento, non ha inteso replicare alle dichiarazioni del procuratore di Simone Verdi. l caso, però, al netto delle posizioni ufficiali, rischia di provocare una nuova frattura in seno ad una società che, dopo la querelle allenatore, ora si trova a gestire una nuova patata bollente.