Ritorno con sconfitta nel 2023 per i granata, che vengono battuti da un Milan già in palla e che non vuole perdere la scia del Napoli capolista. Pesa, in particolare, la prima parte del primo tempo, dove la Salernitana sbanda enormemente dietro e viene punita da un uno-due letale del Milan, prima con Rafa Leao e poi con Sandro Tonali. Gli uomini di Nicola non riescono a trovare il bandolo della matassa e, nonostante qualche azione interessante - specialmente in contropiede -, manca la precisione. La partita si accende improvvisamente ne finale di gara: dal possibile colpo del k.o. del 3-0 per i rossoneri (fallito grazie a due miracolosi interventi di Ochoa) si passa sull'1-2 grazie a un gran gol di Bonazzoli. La Salernitana è viva e prova a creare con le forze residue. Nicola spinge tutti in avanti e si prende dei rischi più che legittimi.
Termina così, per 1-2, il match dell'Arechi. Una partita in crescendo per gli uomini di Nicola che, nonostante la sconfitta, possono trovare degli spunti positivi per l'impegnativo ciclo di partite che chiuderà il girone d'andata.
Salernitana-Milan: le pagelle dei granata. Esordio maiuscolo per la leggenda messicana Ochoa. Conferme in negativo per Sambia e Vilhena
Ochoa. Un esordio sicuramente complicato per la leggenda messicana, contro una delle squadre più prolifiche del campionato. Ochoa viene impegnato a più riprese e ha salvato i suoi in almeno 6-7 occasioni distinte. Spicca all'82', un doppio intervento incredibile che salva il risultato e, proprio sugli sviluppi dell'azione, si materializza il gol dell'1-2 dei granata. Altro mezzo miracolo all'89esimo minuto con un riflesso incredibile e si ripete anche al 95esimo e al 98esimo. A livello individuale si può dire che è stato un esordio da sogno. Voto 7,5
Lovato. In un pacchetto arretrato completamente inedito, gioca senza riuscire a gestire le folate che vengono da quella fascia e ha grandi responsabilità sul primo gol. Voto 5 (dal 62' Daniliuc. Si conferma come il giovane più promettente della retroguardia. Qualche buona chiusura e tanta sicurezza. Voto 6,5)
Radovanovic. Nonostante il ritiro invernale, il suo stato di forma non sembra essere migliorato molto. Forse, l'opzione di lanciarlo dal primo minuto non è, allo stato attuale, quella giusta. Voto 5
Fazio. Il "comandante" deve guidare una linea arretrata inedita contro un Milan straripante. Esame non superato. Mezzo punto in meno solo perché dal leader della difesa ci si aspetta sempre qualcosa in più. Voto 5,5
Sambia. Era la novità di giornata. Ha giocato nel ritiro di Antalya mostrando segnali contrastanti. Riesce a portare un po' di brio in fase offensiva ma non è adeguato in copertura. Voto 5 (dall'82', Valencia. S.v.)
Coulibaly. Il motorino di centrocampo ha bisogno di essere al massimo della forma per incidere in quantità e qualità. Oggi, purtroppo, è stata una giornata negativa e non è riuscito a mettersi in luce. Incide probabilmente la decisione dei rossoneri di puntare molto sulle fasce, "aggirando" le zone di competenza di Coulibaly. Grande assist per il gol della speranza di Bonazzoli. Un assist che gli vale la sufficienza. Voto 6
Bohinen. Imposta come sa e dà il là ad alcune ripartenze mal sfruttate dagli attaccanti. Rispetto ad altri giocatori, offre tanta qualità ma, attualmente, poca quantità, a causa di un ritmo partita ancora non ritrovato. Voto 6 (dall'82', Kastanos. S.v)
Vilhena. Sempre fumoso, avulso dal gioco, si accende in rari momenti e non offre alcun tipo di continuità. Esce all'ora di gioco. Voto 4,5 (dal 62' Bonazzoli. Ci prova quasi subito con un tiro ad alto coefficiente di difficoltà. Ci prova e si impegna. Fa meglio rispetto al compagno sostituito. all'82' gol da bomber vero approfittando di un bellissimo cross di Coulibaly. Voto 7)
Bradaric. Probabilmente è il più brillante dal punto di vista fisico. Riesce a creare qualche break dall'out di sinistra grazie alla sua progressione ed è da quella fascia che nascono le occasioni principali per i granata. Meglio in fase offensiva che difensiva. Si prende un rosso assolutamente eccessivo al 75esimo. L'arbitro viene richiamato al VAR e cambia il colore del cartellino. Voto 5.5
Dia. L'impostazione tattica del Milan gli permetterebbe di sfruttare tutta la sua velocità e potenza fisica. Non riesce a incidere, nonostante ci fossero tutti i presupposti per farlo. Voto 5
Piatek. Solita partita di sacrificio e quantità. È mancato sia l'ultimo passaggio che il tiro. Voto 5