Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro il Milan.
Gyomber ha iniziato a lavorare ma non è ancora pronto per essere convocato. Botheim è rientrato oggi ma sarà con noi. Poi chiaramente mancheranno Sepe, Mazzocchi, Maggiore e Candreva.
Da parte nostra c'è curiosità di rimettersi all'opera per capire quanto abbia inciso la sosta. C'è una grande voglia e curiosità. Affrontiamo i campioni d'Italia, ci siamo preparati al meglio. Dobbiamo affrontarli pareggiando la capacità di tenere testa dal punto di vista atletico, dal punto di vista del coraggio e dell'organizzazione di gioco. Hanno tanta qualità tecnica, sanno ripartire e concedono pochi spazi.
Sambia è pronto, lavora da sei mesi con noi, è un ragazzo fantastico dal punto di vista dell'umore. Per un allenatore è importante concedergli una chance. Io credo che un atleta prepara se stesso per arrivare a sfruttare il suo momento, sono contento che sia arrivato il suo momento, ora tocca a lui sfruttare questa chance.
Non ho l'abitudine di pensare agli aspetti negativi, c'è la curiosità di vedere la ripresa di una squadra che non gioca da un mese e mezzo. Lo scopo è prepararsi per esprimere se stessi. Dobbiamo migliorare alcuni aspetti.
L'analisi sugli infortuni è molto facile, siamo in media con tutte le squadre di serie A. Siamo in linea con gli infortuni globali. Non è di più rispetto ad altre squadre, lo dicono i numeri. Noi gli infortuni più importanti sono traumatici, non muscolari. Lovato ha avuto più di un infortunio e non ha avuto continuità.
Dal punto di vista tattico abbiamo lavorato sul 3-5-2, immaginando anche qualche alternativa. Ma molto dipende dagli interpreti. Questo modo di stare in campo ci permette di far coesistere quanti più calciatori di qualità possibile.
Bonazzoli non ha perso un allenamento, ho imparato a conoscerlo e a capire quali sono le sue potenzialità.
Ochoa ha un sorriso coinvolgente, ha collezionato esperienze importanti. Ha positività, domani sarà la sua prima partita e verificheremo se le impressioni che abbiamo avuto corrisponderanno. È un portiere abituato a parlare con la sua difesa.
Il mercato è molto lungo. Arriveranno altri giocatori e ne partita qualcuno. Io do le mie indicazioni, partecipo alla condivisione di potenziali obiettivi. Da questo punto di vista sono sereno e tranquillo. Il resto non mi interessa, non credo che un calciatore possa e debba farsi influenzare dalle voci di mercato. Se si parla dei nostri calciatori significa, probabilmente, che abbiamo dei profili interessanti.
Radovanovic con me ha fatto il centrale di difesa quasi sempre. È chiaro che dietro secondo me possa dare qualcosa in più anche per la sua capacità di guidare gli altri.