Il patron della Salernitana, Danilo Iervolino, ha vestito i panni del professore per un giorno. Una conferenza con gli studenti della LUISS, una delle più prestigiose ed elitarie università d'Italia, in cui Iervolino parla della sua idea di rivoluzione strutturale e culturale per il calcio in Italia.
Strutture e rivoluzione culturale: la ricetta di Iervolino per il sistema calcio
Iervolino, fin dai primissimi tempi in cui prese in mano i granata e salvò la società, affermò l'importanza di lavorare sulle strutture che, almeno in Italia, sono prevalentemente ferme agli anni '90. Tra le limitazioni burocratiche e, in parte, la mancanza di visione da parte delle società, ll sistema calcio italiano ha perso terreno sulle concorrenti (quando, negli anni '90, spadroneggiava in tutta Europa e, per quanto riguardava la massima serie, era anche la massima aspirazione per un giocatore professionista). Andando nel concreto, Iervolino ha parlato di come si sono evolute le esigenze del tifoso (che in questo caso viene definito propriamente come cliente). "Negli anni l'industria calcio è stata masticata, basandosi su diritti TV e speculazioni. Oggi viviamo un altro momento e incassiamo appena un sesto rispetto alla Premier League. La scorsa settimana si è discusso in Lega A di Media Company: il calcio è visto come televisivo, ma i giovani adesso lo seguono sugli smartphone. Bisogna dare loro un intrattenimento coinvolgente." Poi parla dell'attitudine da mantenere. "I vincenti sono sempre coloro che rischiano. Bisogna rischiare. Vengo da Palma Campania, che è un paesino dove, se sbagli, ti mettono alla gogna. Ecco in Italia non c'è cultura del fallimento, ma del passo felpato."
Chiaramente tra le proposte di innovazione e rivoluzione, una delle principali è quella rappresentata dalla creazione di una Superlega. Su questo punto, Iervolino è chiarissimo: "Il bello del calcio è vedere una Salernitana che va a pareggiare a Torino in casa della Juve. Il calcio è territorialità."
Salernitana, Iervolino fiducioso per ammodernamento e ristrutturazione dello Stadio Arechi
Oltre alle proposte per il futuro del calcio in Italia, Iervolino ha tempo per rispondere anche alle domande legate alla squadra. Quella che preme maggiormente riguarda l'ammodernamento dell'Arechi. Dopo un primo tira e molla ae un rapporto che sembrava sempre più incrinato, lo sblocco dei fondi da parte della Regione Campania per i lavori urgenti in ambito di sicurezza e ristrutturazione, più i fondi per il restyling del "Principe degli Stadi", hanno rasserenato gli animi tanto della società come dell'Amministrazione Comunale. Iervolino si dichiara soddisfatto "della sensibilità mostrata dalle Istituzioni. Ci auguriamo di avere, da qui a breve, uno stadio aderente alle esigenze e alla normativa UEFA", sottolinea, "per farci trovare pronti a ogni evenienza".
Il patron dispiaciuto per l'assenza dei tifosi granata all'Olimpico
Danilo Iervolino non sarà presente allo stadio Olimpico questa domenica 30 ottobre. Non per dissenso rispetto alle decisioni prese in base alle disposizioni dell'Osservatorio Nazionale, quanto per propri impegni lavorativi all'estero. Poi aggiunge: "Sono dispiaciuto dell'assenza dei nostri tifosi. Il calcio perde sempre se non si possono seguire i propri beniamini". Per compensare la mancata trasferta, la società ha permesso ai supporter granata di seguire l'allenamento odierno (venerdì 28 ottobre) a porte aperte, allo Stadio Arechi di Salerno.