Salernitana-Spezia: la conferenza stampa di Davide Nicola

Il tecnico del cavalluccio marino presenta il match in programma allo stadio Arechi

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I granata vanno a caccia del riscatto dopo la sconfitta subita a Milano contro l’Inter

Salerno.  

Davide Nicola, allenatore della Salernitana, presenta in conferenza stampa il match di domani contro lo Spezia:

Lovato ha avuto l'influenza, non so se ci sarà (clicca qui per leggere l'elenco dei convocati). Fazio si è allenato tutta la settimana e ci sarà. Siamo contenti perché costituisce una risorsa in più. Bohinen ha fatto un'altra settimana con noi, ora conta parlare con loro per capire la percezione delle loro condizioni. Bonazzoli? Tutti possono partire dal 1', lo Spezia ha giocato in Coppa Italia e voglio capire alcune cose. Tutti sono risorse. Bohinen? L'idea è di dargli più minutaggio, vedremo se dall'inizio o a partita in corso. Piatek è un professionista esemplare, si allena bene e sta dando un contributo importante. Siamo contenti di lui e di tutti gli altri. Siamo consapevoli che far bene con la maglia della Salernitana può rappresentare anche un'opportunità per il Mondiale.

Vilhena ha fatto una settimana spettacolare, ma lui è un ragazzo spettacolare. Sa fare entrambe le fasi, arriva da un campionato diverso ma ha dimostrato di saper far bene. Deve avere continuità ma quando alla base ci sono dei valori umani è più semplice.

«Dobbiamo provare il gusto di giocarla»

Quando si parla di obbligo, siamo noi che vogliamo fortemente qualcosa. Io non lo vedo come un obbligo ma come il gusto, il piacere di fare qualcosa. Io credo che la Salernitana stia facendo quello che deve fare, nelle ultime due partite per ovvie dinamiche non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Domani sarà una bella partita, dobbiamo provare gusto di giocarla. È quello che fa la differenza.

In Coppa Italia hanno giocato con il 4-3-3 ma con interpreti diversi, dipenderà dalle scelte del loro allenatore. Su dieci partite hanno giocato otto con il 3-5-2 potrebbero cambiare anche a partita in corso.

A La Spezia ho giocato, mi sono trovato molto bene. Ma questa storia appartiene al passato, ora sono concentrato sulla mia storia da allenatore della Salernitana.

La mentalità

Noi abbiamo bisogno di mettere anche altre strategie nel modo di interpretare il calcio, non sempre paga affrontare il match in un certo modo. Contro l'Inter abbiamo prodotto la miglior partita in termini di dati. Non ci sarà sempre lo stesso spartito, dobbiamo essere in grado di cambiare volto a seconda degli avversari. Quando siamo nella nostra metà campo si è un po' più prudenti, quando siamo in quella avversaria siamo più aggressivi.

«Non percepisco le critiche»

Io la valanga di critiche non la percepisco, vivo la città e non la percepisco. Da febbraio i miglioramenti sono visibili, l'anno scorso si è creato un ambiente positivo e vi assicuro che c'è anche quest'anno. Poi è normale che man mano che si è in un posto ci si attenda sempre di più. Ma credo che nessuno possa essere scontento.

Sepe per me non sarà mai in discussione, è un grande portiere. Il suo è un ruolo particolare, a me piace molto. Le critiche fanno parte del gioco.

«Orgogliosi di Ribery»

È giusto tributare un forte e sentito applauso a Ribery. Siamo onorati che abbia accettato di far parte del nostro staff, ci fa piacere che abbia accettato perché poteva fare quello che voleva. Sarà collaboratore di campo. È un nome e un potenziale allenatore nell'idea che ho di lui perché ha capacità di sdrammatizzare e rilanciare. Adesso ha un punto di vista legato ad uno staff ed alcune considerazioni che fa già mi piacciono. Domani credo che sarà in panchina con noi.