Salernitana, Iervolino: "Cavani è un sogno, le nostre porte restano aperte"

Il presidente rilancia da Napoli: "E' una suggestione, speriamo, sogniamo"

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Salerno.  

Dopo aver raggiunto l'intesa per il rinnovo del ds Walter Sabatini ed aver sondato la disponibilità di Davide Nicola (che sembra orientato ad accettare ma la fumata bianca arriverà nei prossimi giorni), la Salernitana continua a progettare il suo futuro. Danilo Iervolino ha spiegato di voler partire con largo anticipo per evitare di rivivere le difficoltà del campionato appena concluso. “L'obiettivo è avere una permanenza tranquilla in serie A e quanto più duratura possibile, stiamo pensando a una squadra soprattutto di giovani, ma anche con giocatori di esperienza”, ha detto il numero uno della Salernitana a margine dell'evento organizzato da “Il Mattino” per festeggiare i suoi 130 anni di storia.

Tra i sogni di mercato della Salernitana c'è Edinson Cavani: l'attaccante, dopo aver salutato il Manchester United, accetterebbe volentieri una destinazione che gli consentirebbe di riavvicinarsi alla sua famiglia in Campania. Ma è chiaro che l'operazione non è semplice. “La suggestione Cavani è venuta quasi come un sogno, è evidente che il giocatore oggi sia ambito dalle squadre più importanti di Europa, ha intenzione di giocare la Champions League, ma le porte della Salernitana restano comunque aperte perché per me è un giocatore straordinario...magari, perché no", ha ammesso Iervolino che vorrebbe regalare un colpo ad effetto ai tifosi salernitani. “Non c'è stato un contatto, ho solamente espresso il mio grande apprezzamento perché lo ritengo la prima punta più forte in circolazione, è svincolato, ama il nostro territorio e se non vuole più avere la pressione della Champions League e magari vivere in una città tranquilla, straordinaria e con una tifoseria unica...E' una suggestione, speriamo, sogniamo”.

Iervolino, poi, ha parlato dei rapporti tra le tifoserie di Salernitana e Napoli, non nascondendo il desiderio di costruire un asse tra le due città. “Una parte ridottissima delle tifoserie di Salernitana e Napoli ancora non ha smussato negli anni questa ostilità relativa esclusivamente a un tifo pacifico che condanna ogni tipo di violenza. Noi dobbiamo creare un ponte perché il Sud ha bisogno di coesione e noi presidenti dobbiamo essere particolarmente sensibili. Con De Laurentiis ci siamo impegnati a creare un ponte tra le due società, le due tifoserie, le due città nel rapporto fisiologico di una sana competizione".