Salernitana-Venezia, Nicola: «È vitale per entrambe, servirà il massimo»

Il tecnico presenta la partita di domani all'Arechi. Out Ribery e Ranieri

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Salerno.  

Davide Nicola, tecnico della Salernitana, presenta la partita di domani contro il Venezia

Ribery non ci sarà ancora, al pari di Ranieri. Per il resto devo consultarmi con i medici. Hanno lavorato tutti con il gruppo ma devo vedere chi può essere della partita dall'inizio e chi no.

Tutti hanno qualità, non credo alla classifica in genere. In una singola partita non conta. Qualsiasi partita ha una componente di difficoltà, dobbiamo essere bravi a conoscerli ed esprimerci al meglio.

Ho la fortuna di far parte di più staff, sono il coordinatore ma non mi occupo di altri aspetti. Ognuno ha la sua strategia e la sua importanza. Pur avendo un giorno e mezzo in meno rispetto al Venezia, era fondamentale organizzare subito un recupero restando a Bergamo. Lo abbiamo fatto, grazie a tutti gli staff e quello che si decide, proveremo a fare il massimo. Io credo nei miei ragazzi, nelle loro qualità. Quello che ci deve muovere è l'energia della nostra società, del nostro presidente che ha fatto di tutto per rilanciare questa squadra.

Gioca Bonazzoli titolare? Non lo so, non te lo direi. In questo momento tutti sono utili, indispensabili. Quattro partite dobbiamo cercare di essere consapevoli al 110% che ognuno di noi è una risorsa. A cominciare dal nostro pubblico, abbiamo bisogno di tutti perché da soli non si va da nessuna parte.

Ringrazio Lippi, è un'icona del calcio. Mi fa piacere, quando una persona così importante ti fa un complimento è bello. Questa situazione è nata dall'aiuto di tutti, dal presidente al direttore, dai calciatori, allo staff ai tifosi. Ognuno nel suo ruolo ha fatto la sua parte. Domani è una partita importante, cercheremo di dare tutto quello che possiamo.

Noi siamo con l'acqua alla gola da sempre. La partita è importante per entrambe le squadre. Dall'inizio abbiamo dovuto rincorrere ad una velocità super sonica. I cartellini sono a gestione di chi dirige la partita e noi li accettiamo. Vogliamo essere aggressivi rispettando le regole.

Il cambio di allenatore in una squadra comporta sempre un po' d'imprevedibilità. Non hai una raccolta dati tale da poter studiare bene gli avversari. A me piace lavorare anche sul problem solving, immaginare anche quello che potrebbero immaginare gli altri. Lavorando sul conosciuto ma anche su ciò che non è conosciuto.

Mamadou Coulibaly e Perotti hanno intensificato il lavoro, sono assolutamente convinto che il loro potenziale potrà essere sfruttato in queste ultime quattro partite ma li vedo mentalizzati e in condizione.

Radovanovic si è allenato qui, lo abbiamo lasciato insieme a Ribery per completare il percorso di riabilitazione al gioco. Oggi si è allenato con noi, valuteremo i dati e decideremo.

Avevamo un sogno che era visibile, adesso è più vicino ma lo dobbiamo conquistare. Tutto comporta sacrificio, sudore ed imprevedibilità. Ma dobbiamo provarci. 

Ruggeri ha giocato a Bergamo dopo un po', credo si sia disimpegnato bene in un ruolo nel quale aveva giocato nelle giovanili. Ha delle qualità, la sua area di miglioramento è nella maturazione come giocatore. Sia io che la squadra ci possiamo fidare di Ruggeri ma ogni partita ha una storia a sé.