Salernitana-Fiorentina, Nicola: «Non dobbiamo essere schiavi delle emozioni»

Il tecnico granata presenta la sfida dell'Arechi: «Impegno ostico, dovremo essere squadra per 90'»

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Salerno.  

Davide Nicola, allenatore della Salernitana, presenta la sfida di domani (ore 12.30) contro la Fiorentina:

Non so cosa abbia detto Italiano. Sono sicuro che non usiamo questi concetti, fuggo dai luoghi comuni. Non esiste per me l'ultima spiaggia. Noi stiamo costruendo una rincorsa, giochiamo e vogliamo con la volontà di fare e l'animo di osare. 

Incontriamo una squadra importantissima sia per identità di gioco che per il campionato che stanno facendo. Certamente stanno facendo un campionato straordinario, è una squadra aggressiva, hanno uno sviluppo di catena consolidato. Ovviamente tutto questo fa si che la Fiorentina riesca, a tratti, a dominare la partita. Loro sono una squadra che ha pochi punti deboli. Dobbiamo fare la terza partita, sia noi che loro. Dovremo essere bravissimi ad essere squadra per tutta la partita, dobbiamo suddividere gli sforzi.

Loro sono molto aggressivi. Servirà una partita a tutto tondo contro un avversario che è il più in forma del campionato. Lo slogan di questa squadra è la volontà di crederci sempre, con l'animo di osare. Non ci sentiamo mai sottomessi.

Radovanovic: è convocato, è un discorso precauzionale e di fatica. Questi impegni ravvicinati fanno sì che il lavoro non sia solo tecnico-tattico ma anche di recupero. Che è un allenamento a tutti gli effetti. Viene via tra i convocati, domani mattina faremo un allenamento molto corto, di rifinitura e verificheremo. E' possibile che ci siano dei cambi.

Mikael sta dimostrando i priogressi di un giocatore che ha le sue qualità ma che giustamente, proprio perché è un investimento della società, non è stato mandato allo sbaraglio. Ha caratteristiche diverse, sta facendo passi da giganti. Conteremo su tutti. Ognuno deve pensare a dare il suo contributo. 

Abbiamo fatto un grande lavoro dal punto di vista dello staff per cercare di assecondare le nostre richieste dal punto di vista di gioco. Gli impegni ravvicinati impongono di lavorare sia sulla preparazione della partita che sulle strategie di recupero. 

L'alchimia e la chimica che sta nascendo tra questi giocatori è motivo di orgoglio. Gli ho fatto vedere immagini importanti per dimostrare la partecipazione di ognuno. In campo il lavoro fa la differenza, stanno crescendo tutti da un punto di vista tattico e fisico. Se cresce la difesa è perché si lavora insieme. Noi non possiamo far altro che fare questo e non essere schiavi delle emozioni.

L'euforia che possono trasferirti i tifosi deve essere concepita come una spinta propulsiva. Dobbiamo essere abili a restare compatti, abili a sviluppare il gioco come squadra. So che non è semplice ma so che si può fare.

Ribery sta dando il massimo come tutti i suoi compagni.

Per me è vitale la partita di domani, come lo era quella scorsa e come quella che affronteremo al momento. Non possiamo fare calcoli. Non costruiresti una mentalità importante. Quando parlo di gestire, non parlo di dosare le forze. Ma di gestire i componenti che affronteranno la partita. 

Dobbiamo avere il desiderio e l'entusiasmo di misurarci con un'altra possibilità. Spero che domani noi e la nostra gente saremo una cosa sola.

Il presidente è sempre vicino a noi. Adesso vado a vedere anche la Primavera perché è importante vedere anche le nuove leve.