Salernitana-Sassuolo 2-2, Nicola: "Non sono scontento ma si può fare di più"

"Non era una partita da ultima spiaggia, ce la metteremo tutta fino alla fine"

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Salerno.  

“Non sono scontento, si può fare certamente di più. Questa squadra ci mette cuore e idee. Abbiamo fatto molto bene nei primi 25′. Abbiamo sbagliato qualche lettura e siamo andati in difficoltà. Siamo rientrati accettando la parità numerica e agguantando ancora il match. Avere tutto subito non è semplice. I ragazzi ci mettono l’anima e questo mi basta, per ora”. Così Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha commentato il 2-2 conquistato in casa contro il Sassuolo. “Il direttore è molto autocritico, non è assolutamente responsabilità sua. Non è un fallimento”, ha poi aggiunto in merito all'ammissione di responsabilità pronunciata dal ds granata dopo il 90esimo. “I numeri dicono che possiamo vincere le partite. Non molliamo mai a prescindere dall’avversario. La vittoria arriverà. L’approccio è sempre quello di proporre gioco ed essere aggressivi. Servono però i giusti equilibri, ma è un processo lungo. Non possiamo essere scontenti per quello che proviamo a fare e per la voglia. Ederson? Ha sentito indurire il muscolo ed è uscito, lo valuteremo. I ragazzi ci mettono l’anima e questo mi basta, per ora”.

Per Nicola “avere una continuità di punti permette di vedere che quello che fai ha una valenza, per le altre squadre coinvolte nella lotta salvezza non è più facile di noi. Non possiamo fare altro che fare punti per far vedere che crediamo in quello che facciamo. La differenza sta anche nei potenziali recuperi, ora dobbiamo farci trovare pronti. Quando arriverà il dentro o fuori, non ci sarà spazio per raccontare altre cose. Ma se arrivi al dentro o fuori per essere determinante”. In ogni caso per l'allenatore quella con il Sassuolo non è stata un'occasione persa. “C’è la sensazione che si sia accettata la scelta di voler fare un certo tipo di gioco. Non credo che fosse ultima spiaggia, quella arriva solo quando la matematica ti condanna. Quando cerchi di passare da una convinzione mentale a prendersi delle responsabilità devi anche correre dei rischi. Quando sono venuto qui nessuno credeva di farcela, mi immergo in una missione e penso sempre di raggiungerla, magari non ce la farò ma nella mia carriera ho sempre ragionato così e sono sempre stato ripagato. In questo momento dobbiamo vincere dimostrando che quello che stiamo facendo è molto buono. Abbiamo prodotto un 20% di palle utili in più, pareggiando la gestione della palla con un Sassuolo che fa di questa virtù una delle sue armi, non è stata una partita passiva. Questa è l’unica strada per una rincorsa diversa”.

Sulle scelte iniziali e, in particolare, sull'impiego di Veseli, e non Zortea, per sostituire Mazzocchi: “Li Alleno tutti i giorni, da questo punto di vista credo che Frederic prima di una lettura non ottimale stava facendo una partita importante a livello di aggressività. Zortea per noi è interessante, deve completare la sua maturazione tattica, ha potenzialità importantissime ma non è un terzino destro, non definitivamente, quando c’è da rischiare il tutto per tutto può farlo ma è normale che con 3 giocatori nuovi su 4 in linea difensiva si interpretavano qualità dell’attacco col Sassuolo tra i due terzini uno aveva compito di appoggiare più l’azione e l’altro più equilibrio, cosa su cui dobbiamo lavorare. Poi se opti per soluzioni diverse siamo pronti a mettere anche otto punte ma tutte deve sempre avere equilibrio”.