«Sono contentissimo e spero di non fare più conferenze da qui a giugno. Significherebbe che abbiamo sbagliato qualcosa. Invece mi auguro di non farne più». Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, è stato tra i più convinti nel voler assegnare la panchina granata a Davide Nicola. Il numero uno del club, insieme a Walter Sabatini, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione. «Nicola sa come prendere i giovani e tutti i calciatori e come energizzarli per raggiungere la salvezza. Mi ha colpito al primo contatto, è nata subito chimica tra di noi, ha una carica umana e la giusta sensibilità per portare avanti questo miracolo. Stiamo facendo di tutto per raggiungere la salvezza».
Un traguardo che secondo Iervolino è ancora alla portata della Salernitana. «Il tempo scorre veloce e io voglio tutto e subito. Ho il temperamente gentile e sono un guerriero. Voglio combattere e vincere, lo pretendo da tutti. Andiamo avanti scompostamente, metteremo tutto noi stessi. Questo è il marchio di fabbrica di Danilo Iervolino. Se dovessi fallire, mi assumerò le conseguenze; ma fino a quel giorno ci crederò. L’idea di cambiare guida tecnica nasce con l’idea della discontinuità. C’era bisogno di creare un nuovo gruppo. Mister Colantuono ha fatto bene, l’ho chiamato e l’ho ringraziato per l’impegno. Il cambiamento è una scintilla, una necessità di dare un segnale a tutto l’ambiente. Se una cosa non va, è inutile proseguire in una direzione. Sono convintissimo della scelta. L’equilibrio, la determinazione, la strategia e la capacità di sintesi saranno una bella ricetta che era quella che volevamo».
A breve potrebbe sbloccarsi anche la vicenda relativa all'aumento di capienza dello stadio Arechi. Già contro il Milan dovrebbero esserci più tifosi. «Sembrerebbe che ci siamo per 2000 posti in più all’Arechi già per il Milan. Il Comune ha effettuato tutta la parte burocratica e mancano solo gli ultimi dettagli».
E sul centro sportivo: «Stiamo valutando vari suoli per quanto riguarda nuove strutture sportive. Siamo al lavoro con dei tecnici. Non stiamo perdendo tempo, c’è la volontà di investire per la prima squadra, le giovanili, ma anche per gli sport minori per creare un circolo virtuoso».
L'innovazione sarà il comune denominatore di questa nuova avventura alla guida della Salernitana. Un aspetto che potrebbe grantire anche allenamenti a porte aperte. «Vediamo, sono possibilista. Se si fanno delle cose e si fanno male si può sempre tornare indietro. Un’idea è coinvolgere i tifosi in un’esperienza immersiva attraverso le tecnologie che non si sviluppano in un giorno, l’idea è quella di far vedere anche parte degli allenamenti da casa, permettere ai supporter di interagire con i loro beniamini».
Non è mancato, inoltre, un riferimento alla situazione che sta vivendo la Lega di Serie A: «Mi auguro che già nella prossima assemblea di Lega Serie A si possa decidere con il più ampio quorum il presidente, Un presidente che faccia gli interessi delle piccole e delle grandi, che abbia a cuore l’industria del calcio. Mi aspetto una persona autorevole, l’identikit di Carlo Bonomi fa sì che io possa dire che convergo sulla sua figura, la reputo la migliore possibile in questo momento».