"Si è presentato con tanto entusiasmo, con forza economica. Deve essere bravo a non perdere tempo, deve definire il direttore sportivo e se confermare Colantuono. Passa tutto da là". Così Roberto Breda ha parlato del nuovo percorso del Cavalluccio Marino e di Danilo Iervolino nel corso di "Granatissimi", l'appuntamento del martedì sera sul canale 696 TV OttoChannel. "C'è poco tempo e c'è bisogno di dare una accelerata, c'è da andare a potenziare un gruppo che non è così scarso. - ha affermato l'ex capitano e allenatore della Salernitana - Ha tanti giocatori che hanno reso molto meno rispetto al valore reale. C'è bisogno di rinforzare l'organico anche per l'entusiasmo. Con calciatori nuovi cambia l'atmosfera degli allenamenti e la qualità. C'è un aria diversa. Occorre l'impresa. Non sarà facile, ma la Salernitana ha poco da perdere".
La prospettiva dell'uscita di Angelo Fabiani e l'arrivo di Walter Sabatini: "Credo che vada riconosciuto a Fabiani, con tutte le critiche che si possono fare, un grande lavoro. Ha portato la squadra in A, ma nel calcio, quando si cambia proprietà, è anche giusto che chi arriva inizi a lavorare con persone di fiducia. Bisogna vedere tante cose, quel che ha in testa la nuova proprietà, se vuole dare subito un segnale forte, programmando l'immediato o il medio-lungo termine o premiare chi, come Fabiani, un ottimo lavoro i risultati ottenuti".
La vittoria di Verona: "L'ho vista dal vivo e la Salernitana ha fatto la partita che dovevano fare: molto attenta, concentrata sapendo che il Verona, in casa, non solo sta facendo molto bene vincendo contro le big. - ha aggiunto Breda - Non ha concesso spazio e ha sfruttato quelli che gli avversari hanno garantito. Hanno fatto bene con situazioni interessanti nel primo e nel secondo tempo. C'è stato il dominio territoriale del Verona con alcuni tiri, ma non pericolosi. C'era bisogno di questa partita dopo il cambio di proprietà e dopo 6 mesi difficili. C'è ottimismo, resta una fase difficile, ma c'è un futuro".