«Cosa accadrebbe in caso di esclusione della Salernitana? Saremmo esposti al ludibrio mondiale. Perdere una squadra di serie A perché non sono state fatte in tempo delle operazioni che dovevano essere, secondo me, non posticipate ma prese subito durante l'estate. Non ci dobbiamo meravigliare di ciò che sta succedendo perché era ampiamente preventivabile. Che Lotito non volesse cedere la società era evidente sin dal campionato di serie B, che potesse accadere questa cosa non è stato preventivato». Così Fabrizio Failla, caporedattore di Rai Sport, ha commentato ai microfoni di Ottochannel 696 Tv le vicende legate alla Salernitana. Parole rilasciate a margine della cerimonia di consegna del premio "Delfino d'Oro", organizzata da Agropoli dal giornalista Sergio Vessicchio.
«E allora oggi che facciamo, piangiamo sul fatto che il danno si è creato? No, dovevamo ragionarci prima. Quattro giorni? Solo un miracolo può salvare la Salernitana. Non lo merita la città, la tifoseria ma neanche la squadra. Vivere un anno, come lo scorso anno, di grande soddisfazione, di poter gonfiare il petto nei confronti del mondo e poi sentirsi Calimero che verrà messo fuori dalla festa perché non può sedersi, non per colpa dei giocatori, della tifoseria o dell'impianto ma per colpa di un impedimento societario che francamente dovrebbe far diventare rossi dalla vergogna, per me è una riflessione da fare per tutto il calcio italiano», ha concluso il caporedattore di Rai Sport.